Salve, Mi chiamo Domenico, e sto cercando il parere di qualcuno più esperto di me per discutere del percorso di meditazione che sto cercando di portare avanti. Tra le varie domande che vorrei porre, ne scelgo una sola. Ad ogni modo, sono certo che comprenderete la mia ingenuità
Inizio la seduta con i primi quattro respiri del Sutra della presenza mentale. Dopodiché lascio che il respiro diventi naturale e, per rilassarmi, immagino che esso scorra come un fiume sottile. Non visualizzo il fiume perché cerco di evitare qualsiasi oggettivazione possibile. Solo l'idea dello scorrere e della sottigliezza mi aiuta in parte a rilassarmi. Cerco allora di accogliere i pensieri e le sensazioni esterne, e di farlo pacificamente. Poi, però, non riesco a scendere di più in profondità, né nei miei pensieri, né nella discesa in un rilassamento più profondo. Di fatto, benché mi piaccia molto questo stato di calma sottile, dopo un po' mi annoio e comunque avverto la sensazione di non essermi impegnato abbastanza. Ho anche provato a passare molto più tempo, ma è come se non mi fossi mosso da questo stato di incompletezza (anche se così ho avuto modo di sviluppare meglio la mia pazienza) Qualcuno ha dei consigli per me?
Grazie in anticipo domenico
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