mikifoster
Canada
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Spedito - 05/03/2006 : 18:49:12
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quote: Originally posted by guglielmo
IL guru deve essere sempre un liberato, questa è una legge spirituale;per liberarci abbiamo bisogno di un guru;quando il guru è un sidda,almeno 6 discepoli ottengono la liberazione del piano fisico:davis,kriyananda,dayamata......(jvanmukta).
E' difficile stabilire il livello spirituale di qualcuno. Kriyananda dice di aver sentito dire a Yogananda che per liberarsi completamente un discepolo molto avanzato deve a sua volta avere altri discepoli e portarne alla liberazione almeno sei (forse ti riferivi a quello).
Può essere vero, io non disprezzo affatto Kriyananda (può aver fatto degli errori, ma ne riconosco l'indubbia elevazione spirituale e la capacità di organizzare qualcosa di grande), ma so anche che ha una tendenza innata a colorare artisticamente ricordi e affermazioni (è un artista e di enorme talento). Non è impossibile che abbia capito male, che Yogananda intendesse qualcosa di diverso o che la tendenza a colorare abbia influenzato la memoria obiettiva. Sicuro è che chi ha competenza spirituale deve aiutare altri a intraprendere il sentiero; non facendolo secondo me va contro il dharma.
Il guru deve essere competente, ovviamente tanto meglio se è un siddha. Ci sono molti guru (comunque veri) che non sono liberati. Quando si entra in contatto con un siddha, c'è la possibilità che questi riesca ad alleggerire il karma del discepolo e a lavorare su di lui in un piano sottile; questo però non deve essere una scusa per non fare il lavoro interiore che si deve. Yogananda stesso, parlando di tanti maestri (guru) di altri sentieri li definì maestri "veri" anche se non erano totalmente liberati. Se solo i siddha facessero i guru però credo che in giro ce ne sarebbero veramente pochi.
Credo sia lecito considerare come guru un essere non più nella carne, purchè lo si faccia con maturità e senza infantilismo. Si deve vedere l'essenza divina espressa nella persona e non immaginare la persona seduta nel cielo a guardare i devoti. Un siddha non ha più ego; un siddha è un'espressione illimitata del Supremo. Visualizzando la figura del guru (siddha), si deve essere coscienti di visualizzare un'espressione illimitata del Supremo. Con il tempo, credo che bisogni trascendere anche questa immagine.
Ovviamente queste cose che ho scritto sono miei modi di pensare, non prendeteli come verità o come insegnamenti.
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Modificato da - mikifoster on 05/03/2006 19:03:08 |
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Marco
Italy
Messaggi 56 |
Spedito - 17/03/2006 : 22:08:33
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Yogananda diceva che il vero Guru non lo si riconosce dal fatto che sia maestro di altri; ma dalla capacità di essere maestro di se stesso; e cioè dal fatto che ha il totale dominio di su se stesso e in particolare della propria mente, del proprio corpo, dei propri istinti ecc. A queste caratteristiche si affianca l'assenza di Ego. Gli altri possono benissimo essere definiti istruttori, insegnanti;perchè hanno la facoltà di trasmettere delle tecniche, degli insegnamenti; ma non certo la liberazione dal ciclo delle rinascite. Non so se attualmente, in vita, vi sono dei veri Guru, cioè persone libere dal proprio Ego. Potrebbe sembrare un' affermazione un pò pessimistica, ma è solo la mia personale opinione. |
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