Il forum libero di www.Guruji.it
Il forum libero di www.Guruji.it
Home | Profilo | Registrazione | Discussioni attive | Utenti | Cerca | FAQ
Nome utente:
Password:
Salva la password
Hai dimenticato la Password?

 Tutti i forum
 Il forum libero di www.Guruji.it
 Segnalazioni
 Amicizia
 Nuova discussione  Partecipa alla discussione
 Versione stampabile
Pagina Precedente | Pagina Successiva
Autore Discussione precedente Discussione Discussione successiva
Pagina di 4

starkeeper

Italy
Messaggi 451

Spedito - 29/09/2009 :  12:48:51  Mostra profilo  Visita l'homepage di starkeeper  Rispondi allegando il testo
Molto bella. :D
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 04/10/2009 :  10:03:58  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Mi è pervenuta questa e-mail che condivido con tutti voi:

Cari amici, se abbiamo l'occasione di rileggere il Cantico delle Creature del nostro "Santissimo Francesco d'Assisi", possiamo vedere un unione di "Lodi e Benedizioni" a tutto il creato ugualmente presenti nei i mantra del Sud India .

Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumeni noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate..[2]


********************************


TESTO (sanscrito/ italiano)


Bhumi - Mangalam, udaka -mangalam
Sia benedetta la terra, sia benedetta l'acqua


Agni -mangalam, vayu-mangalam
Sia benedetto il fuoco, sia benedetto il sole


Chandra -Mangalam, jagat mangalam
Sia Benedetta la luna, sia benedetto il mondo


Jiva-mangalam, deha mangalam
Sia Benedetta la vita, sia benedetto il corpo


Mano-mangalam, atma-mangalam
Sia benedetta la mente, sia benedetta l'anima


Sarva-mangalam bhavatu bhavatu bhavatu
Possano tutti loro essere benedetti
----------------------------------------
Colgo l'occasione per ringraziare coloro che lavorano per questo Blog.
Un caro saluto ai partecipanti di questo forum dove ho visto presente, discriminazione, voglia di ricerca, devozione e fedeltà ai propri principi. Certamente ognuno troverà ciò che cerca. La sola VIA è la Sincerità stessa,scoprendo giorno dopo giorno la nostra insincerità e correggendoci attraverso l'ATTENZIONE.
Il nostro Lahiri diceva:" Se nella pratica non c'è la vostra completa attenzione, chi si accorgerà della presenza del GURU?"
Un abbraccio
giaggio


Giaggio


Vai ad inizio pagina

Spirit

Italy
Messaggi 152

Spedito - 05/10/2009 :  21:06:03  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da giaggio



Mi è pervenuta questa e-mail che condivido con tutti voi:

Cari amici, se abbiamo l'occasione di rileggere il Cantico delle Creature del nostro "Santissimo Francesco d'Assisi", possiamo vedere un unione di "Lodi e Benedizioni" a tutto il creato ugualmente presenti nei i mantra del Sud India .

Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.

Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumeni noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore
et sostengono infirmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente po' skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate..[2]


********************************


TESTO (sanscrito/ italiano)


Bhumi - Mangalam, udaka -mangalam
Sia benedetta la terra, sia benedetta l'acqua


Agni -mangalam, vayu-mangalam
Sia benedetto il fuoco, sia benedetto il sole


Chandra -Mangalam, jagat mangalam
Sia Benedetta la luna, sia benedetto il mondo


Jiva-mangalam, deha mangalam
Sia Benedetta la vita, sia benedetto il corpo


Mano-mangalam, atma-mangalam
Sia benedetta la mente, sia benedetta l'anima


Sarva-mangalam bhavatu bhavatu bhavatu
Possano tutti loro essere benedetti
----------------------------------------
Colgo l'occasione per ringraziare coloro che lavorano per questo Blog.
Un caro saluto ai partecipanti di questo forum dove ho visto presente, discriminazione, voglia di ricerca, devozione e fedeltà ai propri principi. Certamente ognuno troverà ciò che cerca. La sola VIA è la Sincerità stessa,scoprendo giorno dopo giorno la nostra insincerità e correggendoci attraverso l'ATTENZIONE.
Il nostro Lahiri diceva:" Se nella pratica non c'è la vostra completa attenzione, chi si accorgerà della presenza del GURU?"
Un abbraccio
giaggio


Giaggio






Credo che sia il Santo più amato a questo mondo!
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 21/12/2009 :  11:08:47  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Il solstizio invernale si avvicina assieme al nuovo anno, con questa
e-mail che mi è pervenuta, con questo oggetto: Lettura di Natale:"..non lasciate che i vostri...",invio, ai lettori di Guruji.it, i migliori auguri.
giaggio.

"....Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi
discepoli:
"Perché le persone gridano quando sono arrabbiate?"
"Gridano perché perdono la calma" rispose uno di loro.
"Ma perché gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il
pensatore.
"Bene, gridiamo perché desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.
E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile
parlargli a voce bassa?" Varie altre risposte furono date ma nessuna
convinse il pensatore.
Allora egli esclamò: "Voi sapete perché si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più si è arrabbiati tanto più forte si dovrà gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando
due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perché?
Perché i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori, che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano."
Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perché arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare.".... "

Mahatma Gandhi

Aggiungo:
più amiamo il GURU, DIO, più il Silenzio diventa più profondo.

Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 05/01/2010 :  09:35:57  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



CANTO AL GURU

A Te mio Signore dono il mio cuore.
A Te mio Signore la vita io do.
A Te mio GURU rivolgo il mio sguardo
A Te mio GURU che sei solo AMOR.
Tu sei, mio SIGNORE, la Stella Polare
Magnete d’Amore, che attrae il mio cuore.
Dolce è la Vita, dolce è l’attesa, se penso
All’Unione cosciente con Te.
La vita racchiude dolori e piaceri..
Falsi ambedue se io guardo TE.-
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 05/02/2010 :  19:05:11  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



Questa lettera è stata scritta dal Maestro ad una delle discepole di Mt. Washington nel luglio del 1949. Leggendola noi oggi, sentiamo che il Maestro sta parlando personalmente ad ognuno di noi, attraverso queste parole di divino incoraggiamento.
--------------

Non ti devi mai scoraggiare.
La Madre Divina mi ha mandato per guidarti fuori dalle nubi della tua mente. Le difficoltà di ciascuno sono differenti e, che sia un lui o una lei, tutti devono vincere la prova del karma e della Madre Divina. Devi superare tutto questo con un continuo ed intimo ricorso a Dio e con la massima devozione nelle parole, pensieri ed azioni ed obbedienza al Guru. I tuoi problemi e turbamenti non mi preoccupano. Io non cesserò mai l'opera che ho iniziato su di te. E' meglio vincere il male che convivere con esso per sempre. Non identificare mai, nemmeno per un istante, te stessa con i momenti di caduta che puoi avere. Non avere timori nemmeno se io scompaio dalla tua vita. Tu non sarai mai sola. Io non ti potrò sgridare allora, ma sarò sempre con te ed attraverso la Madre Divina ti proteggerò da tutte le insidie, ti sussurrerò continuamente per guidarti attraverso il tuo Io devoto. Perciò non ti scoraggiare e non ti stancare, ma sii sempre piena di voglia e di interesse di lavorare per la Madre Divina, non importa se guerre e malattie e morte danzano intorno a te. Questo è il vero segreto per vincere le delusioni e tutti i problemi. Sii superiore alle parti e non demordere mai. Sii come il Lago Divino, sorseggia alla Fonte della Saggezza anche se ti senti ridotta a pezzetti; una vita semplice e senza ostacoli non è una vita vittoriosa, e io ti darò fiumi del mio buon karma così da permetterti di andare avanti attraverso tutto e malgrado tutto. Non mi dimenticherò mai di te, e ti rialzerò sempre, non importa quante volte cadrai. Cerca incessantemente di vincere, non solo io ti aiuterò invisibilmente, ma molte volte sarò con te visibilmente. Io non sto costruendo per te un maniero, né ti darò ricchezze periture, ma sto costruendoti una dimora indistruttibile con tutte le ricchezze nella casa della Madre Divina.

Paramahansa Yogananda

Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 02/06/2010 :  16:40:36  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Il problema sorge solo quando la mente rifiuta di fluire con la Vita.
Fluire con la Vita si intende accettarla cioè accogliere ciò che viene
e lasciare andare ciò che va.

Il dolore non fa che segnalare che il corpo è in pericolo e richiede attenzione.
La sofferenza è dovuta unicamente a un attaccamento o a una resistenza;
è il segno della nostra riluttanza ad andare avanti, a fluire con la Vita.
Se una vita sana è libera dal dolore, una vita santa è libera dalla sofferenza.

Se la volontà di Dio è totalmente accettata, la propria personale volontà non può esistere.
Vai ad inizio pagina

lumetta

Messaggi 149

Spedito - 04/06/2010 :  13:40:39  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Citazione:
Originariamente inviato da giaggio



Il problema sorge solo quando la mente rifiuta di fluire con la Vita.
Fluire con la Vita si intende accettarla cioè accogliere ciò che viene
e lasciare andare ciò che va.

Il dolore non fa che segnalare che il corpo è in pericolo e richiede attenzione.
La sofferenza è dovuta unicamente a un attaccamento o a una resistenza
è il segno della nostra riluttanza ad andare avanti, a fluire con la Vita.
Se una vita sana è libera dal dolore, una vita santa è libera dalla sofferenza.

Se la volontà di Dio è totalmente accettata, la propria personale volontà non può esistere.


Ciao. Voglio condividere il mio pensiero con te e con voi.
Io ho pensato e sono arrivata alla conclusione che se accetto totalmente la volontà divina è perchè sono arrivata a capire del tutto la mia di volontà.Penso che dal momento che finalmente mi spoglio di tutte le mie credenze, aspettative,false ideologie,insomma quando riconosco il mio ego e riesco a metterlo in disparte,o perlomeno a ridimensionarlo è li,propio lì che smaschero la mia vera volontà;quella personale.Quella che dopo tanti viaggi, tante ricerche interiori mi porta a scoprire che bastava fermarmi, mettermi davanti ad uno specchio sfidando la mia paura più grande: me stessa.
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 27/06/2010 :  11:41:25  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



“Se tu vuoi moksha scrivi, leggi, pratica le istruzioni in Ellam Ondre.”
-Ramana Maharshi-

Il Libro
Ellam Ondre (Tutto è Uno)


“Nell’istante che ti sveglierai conoscerai che il risveglio è meglio di questo sogno”

Questo libro, breve ma straordinario, fu scritto nel 19esimo secolo ed è stato tradotto dal Tamil all’inglese. L’autore è sconosciuto. Fu menzionato dal saggio, Ramana Maharshi, che lo citava spesso insieme ad altri libri consigliandolo ai discepoli che erano alla ricerca della Conoscenza. Questo libro, altamente ricco di insegnamenti di saggezza, indica l’unico metodo veramente effettivo per conseguire la realizzazione (cioè l’illuminazione, moksha o liberazione). Maharshi raccomandava il libro specialmente a coloro che avevano difficoltà di conciliare il concetto politeista (come nella religione Induista) con l’ Advaita, concetto monoteista di un Unico Creatore Universale. Questo libro spiega come in realtà non esiste conflitto tra questi punti di vista, quando le cose, sono viste dalla giusta angolazione, cioè che tutti i gli esseri e gli oggetti, in questo universo espanso, sono essenzialmente parti di un qualcosa di più grande – o come il libro sintetizza : Tutto è Uno.

PREFAZIONE
Gli UOMINI cercano la felicità ed evitano la miseria. E' lo stesso anche per gli altri esseri. Questo vale per la gente comune. Ma la persone superiori, inclinate verso una giusta condotta, sopportano pazientemente il bene o il male che gli giunge. Associarsi con questi ultimi sarà duraturo, mentre con la gente comune non lo sarà. Il Bene per il mondo sarà solo il risultato della comunione con queste persone di ordine superiore.
Sorge allora la domanda: "Che cosa è giusto? ''Il punto è importante, ma la risposta non è stata trovata . Perché? Questo perché ciò che è giusto è determinato dalle circostanze. Tuttavia, anche se può essere scritto un lavoro esauriente sulla materia, ci saranno sempre circostanze non previste dall’autore. Pertanto si rende necessario realizzare quello stato che ci permetterà di valutare le varie condizioni per determinare ciò che è giusto.
Quello stato è univoco. Non ce ne sono altri. Anche se è unico, è sorprendente che l’assennato mondo lo consideri estremamente raro. Nulla ci può essere più straordinario di questo. Questa condizione unica è insegnata molto chiaramente nelle Upanishad. In questo libro ho esposto la stessa verità secondo la mia comprensione. L’ho ritenuto mio dovere. Non ho pretese di originalità. I sei capitoli di questo libro sono così strettamente interconnessi che qualche punto che ti aspetti di trovare in un capitolo magari lo trovi in un altro. Se alcuni punti non fossero chiari con una lettura superficiale diventeranno più comprensibili dopo uno studio più approfondito. Più dettagli potranno essere reperiti consultando i testi tradizionali o affidandosi ai Saggi.
MADRE DELL’UNIVERSO, VERO MAESTRO, SALVACI!
--- L’autore---

N.B.
- Il libro si compone di sei capitoli: Cap.I- Unità, Cap.II-Tu, Cap.III-Dio, Cap.IV-Pace, Cap.V-Azione, Cap.VI-Ego.
Ogni giovedì proverò a metterne uno. Se qualcuno, approfittando delle vacanze, volesse averli tutti insieme, non fa altro che chiedermelo e gli invierò l’intero scritto in allegato via e-mail.

Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 01/07/2010 :  05:59:06  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Capitolo primo

UNITÀ

1. Tutto, incluso il mondo visto da te, tu stesso e colui che vede il mondo, è uno solo.

2. Tutto ciò che consideri come io, tu, lui, lei ed esso , è uno solo.

3. Quello che tu consideri siano esseri senzienti e tutto ciò che tu ritieni esseri non senzienti, come la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua è tutto uno.

4. Il bene che deriva dal considerare tutti come uno, non può aversi ritenendo ciascuna parte come separata dalle altre. Quindi tutto è uno.

5. La conoscenza dell’ unità del tutto, è bene per te ed è bene per gli altri. Quindi tutto è uno.

6. Colui che vede "Io sono separato", "tu sei separato", "egli è separato" e così via, agisce in un modo per se stesso e in un altro modo per gli altri. Non può farne a meno. Il pensiero "Io sono separato, altri sono separati" è il seme da cui germoglia l'albero delle differenti azioni in relazione a persone diverse. Come può non essere retta una persona che conosce l'unità di se stesso con gli altri? Fintanto che il germe della differenziazione sia lì, l'albero delle diverse azioni prospererà, anche senza saperlo. Pertanto rinunciate alla differenziazione. Tutto è uno solo.

7. Chiedete: "Se nel mondo tutte le cose appaiono diverse, come posso considerare tutti come uno? C'è un modo di acquisire questa conoscenza?" La risposta è: "In uno stesso albero vediamo foglie, fiori, bacche e rami, diversi l'uno dall'altro, eppure tutti sono uno perché sono tutti inclusi nella parola 'albero'. La loro radice è la stessa: la loro linfa è lo stessa. Allo stesso modo, tutte le cose, tutti i corpi, tutti gli organismi provengono dalla stessa sorgente e permeati da un unico principio di vita. " Quindi tutto è uno.

8. Oh, buon uomo! È l'affermazione che "Tutto è uno", buona o cattiva? Pensa da te stesso . Così come una persona sarà sempre giusta considerando se stessa come gli altri e gli altri come se stessa, come può il male attaccare colui che conosce se stesso essere gli altri e gli altri essere se stesso? Ditemi se c'è un modo migliore della conoscenza di unità per ottenere il bene? Certo, altri metodi non possono essere buoni come questo. Come può uno amare gli altri più di quando, conoscendoli in unità-amore come unità, sa che essi sono egli stesso, essi sono realmente uno.

9. Chi può condividere la pace mentale e la freschezza del conoscitore dell’ unità? Egli non ha doveri. Il Bene di tutti è il suo bene. Una madre considera il benessere dei suoi figli essere il proprio benessere. Eppure, il suo amore non è perfetto perché pensa che lei sia separata dai suoi figli e che loro siano separati da lei.. L'amore di un Saggio, che ha realizzato l'unità del tutto, è di gran lunga superiore, perfino all'amore di una madre. Non ci sono altri mezzi per ottenere tale amore che la conoscenza dell’ unità. Quindi tutto è uno.

10. Sappi che il mondo intero è il tuo incorruttibile corpo e che tu sei l’eterna vita del mondo intero. Dimmi se c’è qualcosa di male in questo? Chi teme di percorrere questa innocua via ? Siate coraggiosi. I Veda insegnano questa verità. Non c'è nulla ,oltre te stesso. Tutto il bene sarà tuo. Sì, tu diventi il Bene stesso. Tutto quello che altri otterranno da te sarà solo bene. Chi farà del male al proprio corpo e alla propria anima? Se c'è un ascesso nel corpo gli viene applicato un rimedio. Anche se il rimedio è doloroso, è destinato a fare solo del bene. Tali saranno alcune delle vostre azioni; saranno solo per il bene del mondo. Per questo motivo, tu non sarai coinvolto nella differenziazione. Ho scritto in breve: Il conoscitore dell’ unità agirà come uno dovrebbe. Infatti, la consapevolezza dell’unità lo indurrà ad agire. Egli non può sbagliare. Nel mondo, egli è Dio resosi visibile. Tutto è uno.

Vai ad inizio pagina

lumetta

Messaggi 149

Spedito - 01/07/2010 :  09:31:05  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
[quote]Originariamente inviato da giaggio



Capitolo primo

UNITÀ



[

grazie giaggio!!!!!



tashi delek

Modificato da - lumetta on 01/07/2010 09:31:37
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 08/07/2010 :  07:16:12  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Capitolo secondo

TU

1. Chi sei tu? Sei tu questo corpo? Se sì, perché non sei cosciente di un serpente che striscia su di esso quando dormi profondamente? Allora, puoi essere questo corpo? No, certamente no. Devi essere altro che questo corpo.

2. A volte sogni nel sonno. Ti identifichi con qualcuno. Puoi essere tu quello? No, non puoi esserlo. Altrimenti, che ne sarà di quell’individuo dopo il tuo risveglio? Tu non sei quello. Inoltre, ti vergogni di esserti identificato con lui. Chiaramente, non sei quella persona in particolare. Tu sei uno distinto da lui.

3. Rievoca lo stato di sonno senza sogni, Allora qual è il tuo stato? Può essere quella la tua vera natura? Sicuramente non aderirai a questa credenza. Perché? Perché non sei così sciocco da identificarti con l’enorme oscurità che ti impedisce di conoscere lo stato in cui ti trovi. Attraverso l'intelletto sai che sei distinto dalle cose circostanti, quindi, come puoi ammettere di essere tu stesso la medesima ignoranza o il vuoto? Oppure, come può essere davvero quella la tua vera natura? Non può essere. Tu sei il conoscitore che sa che questo stato, di densa oscurità, vela la tua vera natura. Come puoi essere ciò che hai sperimentato e condannato? Quindi tu non sei l'ignoranza buia del sonno profondo. Tu sei distinto anche da questa.

4. Se è stato detto che anche questo corpo grossolano non sei tu, puoi essere qualsiasi altra cosa che è ancora più lontano da te? Dato che tu non sei questo corpo grossolano e non sei nulla di più lontano dal corpo, né la persona del sogno, né l'ignoranza del sonno profondo, Tu sei distinto da questi tre stati e da questo mondo.

5. Questi tre stati possono essere ricondotti a due sole condizioni, vale a dire, quella di soggetto e oggetto, e quella di inconsapevolezza del soggetto stesso.
La prima include lo stato di veglia e di sogno, mentre la seconda rappresenta il sonno profondo. Tutte le tue esperienze sono comprese in queste due sole condizioni. Entrambe sono estranee a te. La tua vera natura resta distinta da esse.

6. Se chiedi cosa essa sia, essa si chiama turiya, che significa il quarto stato. Perché si usa questo nome? Questo nome è proprio adatto perché mostra che i tre stati della tua esperienza – veglia, sogno e sonno profondo – sono estranei a te e il tuo vero stato è il quarto, che è diverso da quei tre. Se prendessimo i tre stati , veglia, sogno e sonno profondo per formare un lungo sogno, il quarto stato rappresenterebbe il risveglio da questo sogno. Il quale è più celato del sonno profondo, e anche più desto dello stato di veglia. Quindi il tuo vero stato è il quarto che è distinto dagli stati di veglia , sogno e sonno profondo. Tu sei solo quello. Cos’è questo quarto stato? E’ conoscenza che niente particolarizza. Non è inconsapevole di se stesso. Vale a dire, il quarto stato è Pura Consapevolezza che non ha coscienza di nessun oggetto, ma non è incosciente di se stessa. Solo colui che ha realizzato questo, anche per un solo attimo, ha realizzato la Verità. Tu sei quello soltanto.

- Nel testo in inglese è assente il versetto 7.-

8. Che cos’altro c’è per colui che ha raggiunto il quarto stato? E’ praticamente impossibile per chiunque rimanere per sempre in quello stato, che è, lo stato di nessuna conoscenza particolare. Colui che ha realizzato il quarto stato, dopo che ritorna in questo mondo, per lui questo mondo, non è più lo stesso di prima. Egli vede che ciò che ha realizzato come quarto stato, risplende come tutto questo. Egli non immagina questo mondo come distinto dalla Pura Consapevolezza. Così quello che ha visto interiormente ora lo vede fuori in una forma diversa. Al posto della differenziazione di prima, ora egli è stabilito nello stato di non differenziazione ovunque. Ora, egli è tutto. Non vi è nulla distinto da lui. I suoi occhi chiusi o aperti, comunque le cose possano cambiare, il suo stato rimane immutabile. Questo è lo stato di Brahman. Questo è lo stato naturale eterno. Tu sei quello stato sempre- vero.

9. Non c’è nulla oltre questo stato. Le parole, ‘’interno’ e ‘esterno’ non hanno alcun significato per lui. Tutto è uno. Il suo corpo, la sua parola e la sua mente non possono più funzionare egoisticamente. Il loro operato sarà grazia per il bene di tutti. Il frammentario “Io” è perso per sempre. Il suo ego non potrà mai rivivere. Perciò si dice che egli è liberato qui e ora. Egli non vive perché il suo corpo vive, né muore perché il suo corpo muore. Egli é eterno. Non c’è nulla diverso da lui. Tu sei Lui

10. Chi è Dio? Egli è grazia. Che cos’è la Grazia? Consapevolezza senza l’ego frammentario. Come si può sapere che esiste uno stato tale ? Soltanto se lo si realizza. I Veda lodano colui che avendo realizzato Dio è divenuto uno con Lui. Pertanto il bene più grande che si può trarre dal mondo e il bene più grande che si può rendere ad esso, è quello di realizzare questo stato. In realtà non esistono altri stati oltre a questo. Essi appaiono nello stato di ignoranza. Per colui che sa, c’è solo uno stato. Tu sei quello.


Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 15/07/2010 :  06:22:10  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Capitolo terzo

DIO


1. Chi è Dio? Dio è Colui che ha trasceso tutto ciò che è visto da noi. Trascendere questo mondo significa che non vi è alcuna relazione tra Lui e questo mondo? Non esiste nemmeno un atomo qui che non sia correlato a Lui. Allora cosa significa trascendere il mondo? Il mondo include noi e gli oggetti visti da noi. In altri termini, l'animato e l’inanimato insieme formano il mondo. Cosa dovremmo dire di Colui che ha creato gli esseri e le cose? Di questi due, diciamo che gli esseri coscienti sono superiori. Tutto ciò che possiamo cogliere è che Egli appartiene al più alto ordine di esseri a noi noto. Il nostro intelletto non può andare oltre. Perciò, il nostro Creatore è superiore a noi; Egli non può essere concepito dal nostro intelletto; quindi il Suo Nome, Essere Trascendente, "Kadawul," significa che Egli è oltre il nostro intelletto. Perciò il suo nome è "Kadawul" - Essere Trascendente.

2. Allora per noi è impossibile conoscere Dio? Non è proprio così. In un certo senso, Egli si fa conoscere da noi, attraverso la Sua Grazia, quel tanto che è sufficiente. Noi non abbiamo bisogno di conoscere tutta la Sua Grandezza. Egli ci fa afferrare, della Sua Grandezza, quel tanto che basta a sradicare la nostra miseria. Non vi è alcun motivo per Lui di rivelare nulla di più della Sua Potenza di quella necessaria per porre rimedio ai nostri attuali difetti. Così Egli è conosciuto in base ai nostri bisogni. Anzi Egli è alla nostra portata. Sebbene illimitato, Egli, in una certa misura, è accessibile alla nostra conoscenza.

3. Cos'è che lo rende accessibile alla nostra conoscenza? Egli è conosciuto come ESSERE – COSCIENZA – BEATITUDINE.
ESSERE (Sat) denota che è imperituro , cioè sempre esistente. Se egli dovesse diventare inesistente in qualsiasi momento, chi sarebbe il suo Distruttore? Chi lo ha creato? Dato che la natura deperibile di tutte le cose porta alla conclusione che esse siano dominate da Uno che è imperituro, questo immortale Signore Supremo è Dio. La sua immortale natura è ESSERE (SAT).
Ora, cosa è la COSCIENZA (Cit)? Per Coscienza intendiamo Consapevolezza. Si tratta di Conoscenza assoluta, e non come la nostra imperfetta conoscenza intellettuale. Irregolarità o errore non può macchiare le Sue azioni. E’ Conoscenza, pura e semplice. Spesso Egli ci insegna dicendo: "La tua conoscenza è irregolare ed errata". Come sono ordinati anche gli oggetti non senzienti della Sua creazione! E’ noto a molti come ad un ateo gli è stata insegnata una buona lezione dopo aver deriso lo schema delle cose dicendo: “Perché fare il seme così piccolo per l’albero di baniano che è così grande?” Che una cosa non senziente si trovi nell’ordine giusto e in seguito diventi utile, implica consapevolezza operante.
Può una semplice cosa non senziente fare qualcosa che è possibile solo ad una conoscenza infallibile ? Oppure, può essere fatta dalla nostra conoscenza inadeguata? No, non può mai essere. Perciò si dice che Dio è anche COSCIENZA (CIT).
Ora, cos’ è la Beatitudine (Ananda)? E' lo stato di essere libero dal desiderio di qualsiasi cosa. È la pace sempre piena. Se Egli desiderasse qualcosa, come potrebbe essere migliore di noi stessi? Come potremmo avere Beatitudine da Lui? Egli stesso necessiterebbe di un altro essere per soddisfare i suoi desideri. Ma chi potrebbe pensare che Egli sia così? Lo stato di appagamento è anche quello di Beatitudine. Perciò Egli è anche BEATITUDINE (ANANDA).
I tre - Essere, Coscienza e Beatitudine, sono inseparabili, altrimenti, diverrebbero senza senso individualmente. Quindi, Egli è conosciuto come Essere - Coscienza - Beatitudine (Sat–Chit-Ananda). Così Dio rimane non solo trascendente, ma rientra anche alla portata della nostra conoscenza come Essere-Coscienza-Beatitudine.

4.Colui che ha realizzato il quarto stato e vede tutto come Uno , solo lui conosce Dio veramente come Essere – Coscienza – Beatitudine . Le parole non possono esprimere né le orecchie possono sentire come tale essere sia unito a Dio, è una questione di realizzazione. Ma ci sono modi e mezzi per tale realizzazione. Essi possono essere esposti, appresi e praticabili.

5.Colui che sia realizzato così è Dio. Egli non ha nome; noi Gli diamo un nome. Egli non ha forma ; noi Gli diamo una forma. Che c’è di male nel fare ciò? Quale nome non è il Suo, o quale forma non è la Sua? Dov’è un suono o una forma in cui Lui non sia? Quindi, in assenza della vera conoscenza, puoi chiamare Lui come vuoi o immaginaLo in qualunque forma che ti riporti a Lui. La tua speranza per la Sua Grazia, senza alcuno sforzo da parte tua, è infruttuosa. Se fosse possibile avere la Sua Grazia senza alcuno sforzo da parte tua, tutto sarebbe identico; non ci sarebbero ragioni per delle differenze. Egli ci ha mostrato le vie e i mezzi. Fai lo sforzo, raggiungi la meta, sii felice. La tua pigrizia e il tuo egoismo fanno si che tu ti aspetti la Sua Grazia senza sforzarti. La regola è per tutti. Non rilassarti. Dio può essere realizzato solo attraverso il tuo sforzo.

6. Esiste un modo che eccelle sugli altri. Ciononostante, questo può sembrare in apparenza meno efficace della devozione a Dio con nome e forma. Tuttavia questo è il più fertile. Consiste semplicemente nell’estendere il tuo amore verso tutti gli esseri , siano essi buoni o cattivi. In assenza, di questo amore verso tutti, la tua devozione a Dio è semplice parodia. A che cosa servi a Dio? Il fatto che tu cerchi da Dio la soddisfazione dei tuoi desideri senza fare il tuo dovere per i bisognosi nel mondo, deve attribuirsi al tuo egoismo. In presenza di Dio, non c’è posto per questo. Tutte le opere che hanno luogo alla Sua presenza sono tutte disinteressate. Pertanto, pensa che tutti i Cuori sono Suoi ed Egli è in tutti i Cuori, perciò sii devoto a Lui. Dio è veramente attratto da una così alta devozione.

7. Continuando ad attribuire ogni nome e ogni forma a Dio e a mostrare amore verso tutti perché hai capito che tutti i nomi e che tutte le forme sono le Sue, la tua mente gradualmente maturerà. Come con il maturare del frutto ne aumenta il gusto, così anche tu in te ravviserai la crescita del bene e il declino del male. Quando la tua mente sarà matura, verrà il giorno che incontrerai il tuo Maestro. Questo non vuol dire che tu vai in cerca di lui o che lui viene in cerca di te. Al momento giusto l’incontro succederà. Tutto sta andando nel verso giusto.. La tua maturità ti porterà a lui, ti farà aver fiducia in lui, farà che egli ti insegni ciò che è più giusto per te, ti porterà a seguire le sue istruzioni. Questa è la via diretta per raggiungere Dio, che è quella di guadagnare il quarto stato. Tu seguirai la via e raggiungerai la tua meta che è Essere – Coscienza – Beatitudine , cioè Dio.

8. La via indicata dal Maestro è definitiva e mira all’unità. E’ ben provata, naturale e libera dal dolore. Quando segui la via indicata dal Maestro, i dubbi non emergeranno, così non ci sarà nessuna paura. La paura e il dubbio non sono forse caratteristiche delle vie tenebrose? Come potresti incontrarle nelle vie della Verità mostrata dal Maestro? In questa maniera, la via ti parlerà e ti dirà la cosa giusta. In questo modo, non ci sarà più nulla da fare per te che incontrare il tuo Maestro e imparare da lui. Quella via ti sarà familiare perché il Maestro e Dio l’hanno fatta così per te. Il Maestro ha percorso la via prima di te . Egli ti mostrerà il cammino che dovrai seguire. A quanti mostrerai lo stesso percorso? E quanti in futuro lo percorreranno? Ovviamente la paura e il dubbio non hanno luogo nella via della verità. Una volta fatto un passo in avanti non ci sarà più un passo indietro. L’aiuto del maestro è solo per il primo passo in avanti. Tu non hai bisogno di fare niente per il tuo maestro affinché ti mostri la via. Ti basti sapere che egli è il messaggero di Dio inviato per svelare la via a coloro divenuti maturi attraverso i propri sforzi in entrambe le suddette direzioni (verso Dio e verso il prossimo). E’ Dio che invia questo messaggero divino proprio quando si è pronti.

9. La pratica con fede, durante il periodo dell’ignoranza, è chiamata Bhakti (sentiero della devozione); la pratica attraverso la conoscenza, è chiamata Jnana (o via della Saggezza). Abbiamo due tipi della bhakti, una è devozione a Dio con nome e forma, e l’altra è karma che è amore verso tutti. Ci sono due divisioni del jnana, la pratica della vera via mostrata dal Maestro chiamata yoga e lo stato che ne risulta è chiamato Jnana (conoscenza). E’ naturale per tutti credere in qualcosa che non è visto e poi vederlo. Coloro che non credono non troveranno mai niente. Pertanto, i credenti guadagneranno qualcosa una volta o l’altra, ma gli increduli non guadagnano mai nulla. Si può credere per la semplice ragione che la fede in Dio non fa male. Perciò puoi avere solo effetti benefici. Questo mondo è fatto solo per destare la fede in te. Questo è il proposito della creazione. Abbi fede e potrai raggiungere Dio.

10. Anche se non puoi credere a tutto quello che si dice di Dio, credi almeno che “C’è Dio” . Questo seme è molto prorompente nella sua crescita. E’ così vigoroso da riempire da solo il tutto, eliminando tutto il resto. E’ così onnipotente che tu non vedrai nemmeno te stesso, vedrai solo Dio. Veramente, Dio è Tutto.

-------
N.B.
i prossimi capitoli appariranno nei giorni :18,22 e 25 giorno dedicato al Guru (guru Purnima)
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 18/07/2010 :  05:57:06  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo

Capitolo quarto

PACE

Pace – Equanimità – Stabilità di mente

1. Che cos’è la pace ? Quando una persona dorme profondamente, ha per caso delle preoccupazioni riguardo al mondo che persiste? La sua mente è calma e tranquilla. Se la sua mente, pur rimanendo attiva al suo interno, mantenesse lo stesso grado di calma, tranquillità, anche quando si trova faccia a faccia con il mondo, allora ci sarebbe pace.

2. Può la mente rimanere in Pace quando ci confrontiamo con il mondo? Ciò dipende dal nostro coinvolgimento con le cose del mondo. La mente è più eccitata quando la nostra proprietà è derubata rispetto a quando è derubata la proprietà altrui. La perdita delle proprie cose causa più preoccupazione che la perdita di quelle degli altri. Perché? Perché il modo in cui valutiamo le cose è la causa del grado di piacere o ansietà che ci coinvolge. Pertanto, qualora imparassimo a guardare tutto in maniera imparziale, la mente sarebbe estremamente calma. Oppure se sapessimo considerare tutte le cose come se fossero nostre e molto preziose, anche così, non ci sarebbe motivo di dolore. Perché ? Di cosa ci si può addolorare? La mente che sa, che una preoccupazione universale è oltre la sua capacità di comprensione, deve necessariamente tranquillizzarsi. Anche quando uno avverte che non può reclamare dei diritti su niente, o che tutto è deperibile, la mente rimarrà calma e fresca. Quindi ci sarà pace duratura se si guarda tutto con occhio equanime. La Pace senza dubbio dipende dalle nostre valutazioni intellettive.

3. Ora vorrei illustrare questo. Una persona si sveglia da un sogno. La sua mente è felice o preoccupata secondo l’opinione che ha sulle cose viste in sogno. Ma al risveglio , la sua mente non rimane influenzata dalle vicende del sogno ; rimane uguale. Perché? Perché la sua mente solo al risveglio ha imparato a valutare tutti gli elementi del sogno allo stesso modo. Non si dispiace che il sogno sia finito. Perché? Sa che il sogno non è eterno e deve terminare al risveglio. Alla stessa maniera, se una persona si convince che un giorno potrà svegliarsi da questo “lungo sogno del mondo”, la sua mente diverrà immutabile. E’ lo stato di calma. Questo è lo stato di Pace.

4.Questo non vuole dire che il suo rapporto con il mondo cesserà. Solo la pace e la tranquillità della mente, ora, sono in lui. Le sue azioni non possono che accordarsi con le circostanze. L’unico cambiamento in lui dopo che la mente si è pacificata è questo : la sua mente ha conosciuto la verità ed è divenuta distaccata; perciò, resta in pace. Le sue azioni anche se mutevoli saranno sempre imparziali. Mentre quelle degli altri sono mutevoli e non possono essere imparziali. Così, la freschezza mentale irradiandosi produce un enorme bene non solo per se stessi, ma anche per il mondo intero. La Pace mostra la via verso la giusta condotta.

5.Un uomo cammina con una lampada accesa in mano. Può esserci conflitto fra la luce e gli alti e bassi della via ? No, non ci può essere. Ma la luce e l’oscurità non possono stare insieme. La luce scaccia il buio, rende visibile gli ostacoli del cammino e permette all’uomo, lungo il percorso, di evitarli accuratamente. La luce rimuove la causa delle inutili lamentele, come, “ questo spuntone mi ha ferito il piede” o “questa buca mi ha fatto scivolare”. Analogamente, dopo aver realizzato la pace, lo stato di pace fa si che la persona non senta più né odio né astio verso gli apparenti ostacoli del mondo. La Pace, piuttosto, dissipa le tenebre che nascondono, alla nostra vista, la vera natura del mondo e i suoi ostacoli. Gli uomini, in assenza della luce della Pace che dà la capacità di adattarsi alle varie circostanze, condannano il mondo come pieno di miseria, lagnandosi degli ostacoli incontrati sulla strada. Quindi un uomo che ha ottenuto la pace suprema, dopo aver realizzato il mondo intero come un complesso sogno, non dovrebbe essere considerato né estraneo al mondo né indifferente alle sue attività ; si trova solo in armonia con esso; solo egli, è adatto ad essere una persona di azione. Perciò è la Pace che regola il giusto comportamento.

6.L’ uomo di Pace si prende cura di agire nel mondo correggendone le azioni . Se dovesse sentir paura di fronte a questo mondo, che speranza di riforma ci potrebbe essere, specialmente per quelli che considerandolo reale, per i propri piaceri, lo vogliono sfruttare? Essi si trovano nella morsa dell’egoismo, che acceca l’occhio dell’imparzialità. Per guidare un cieco su una via o per curargli la cecità dell’occhio, si deve avere una buona vista. Analogamente, colui che deve riformare il mondo è colui che, divenendo uomo di pace, ha già conosciuto la sua natura immutabile, distinta dalla natura mutevole del mondo. Questi saggi non possono che servire il mondo. Perché? Chi può essere così duro di cuore da non sollevare un bambino quando scivola e cade? Così accade anche per i saggi che comprendendo le ansietà del mondo non possono che aiutare le persone. Poiché , il saggio si è distaccato dal corpo e dalla mente, non soffre per lo sforzo che deve fare per servire il mondo, proprio come il principio vitale non soffre quando pesanti veicoli passano sopra il cadavere che si è lasciato dietro. Egli non indietreggia davanti al lavoro o ai problemi. Soltanto la pace veramente realizzata può donare tale coraggio e tranquillità.

7.A dispetto di tutte le apparenze, che la fanno sembrare povera e piuttosto debole, la Pace, in effetti, vince tutto. In tenacità e coraggio, sorpassa tutto. Dopo tutto, il successo dipende da queste due qualità. Anche se il Monte Meru dovesse crollare, l’incidente potrebbe abbozzare appena un lieve sorriso nell’uomo di pace, oppure lo lascerebbe del tutto indifferente. Questo stato è benefico sia per le cose terrene che per quelle spirituali. La sua, è vera felicità nel mondo, la quale si manifesta quando ci si libera dalla schiavitù.. Pace significa fare del bene a chiunque in qualunque modo.

8.Gli ostacoli alla Pace sono molteplici. Essi hanno lo scopo di mettere alla prova l’essere umano. Quando ci troviamo ad affrontarli dovremmo essere molto vigili e mantenere il delicato fiore della nostra mente distante non solo da loro ma perfino dalle loro ombre. Se il fiore della nostra mente verrà schiacciato, perderà la sua fragranza, freschezza e colore; e non sarà più utile né a te né potrà essere presentato agli altri, e nemmeno offerto a Dio. Sappi che la tua mente è più delicata di un fiore. Avere una mente pacificata significa che, tutti i tuoi doveri verso te stesso, verso gli altri e verso Dio sono portati a termine. Essa irradia la stessa freschezza ovunque. Tutte le benedizioni per la mente risiedono nella Pace.

9.Adora incessantemente il Dio del tuo Essere con il fiore della tua mente. Lascia che i capricciosi pensieri osservino questa devozione. Gradualmente essi impareranno a scacciare le loro infantili vanità e desidereranno trovare diletto in Dio come te. Mentre osservano la tua Pace, essi stessi indietreggeranno dalle loro ostinazioni. Continua il culto con pazienza. Non ti lasciar condurre dai capricci mentali. Al contrario, essi si calmeranno grazie alla tua Pace. Tutti devono ottenere la pace.

10.Concludo con una sola parola : L’essenza dei Veda è “Pace”.
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 22/07/2010 :  06:02:42  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



Capitolo Quinto

AZIONE

1.Tutte le azioni sono di Dio. Il suo potere ha impresso in ogni cosa la sua specifica funzione. Per suo volere sia gli oggetti inanimati, sia gli esseri senzienti svolgono la loro funzione. Tutte le azioni Gli appartengono.

2.Tutti stanno facendo il loro rispettivo lavoro. Perciò che cosa c’entra Dio con tutto questo? Considereremo prima gli esseri senzienti e, in seguito, gli oggetti non senzienti. Noi siamo esseri senzienti. Vediamo prima di tutto di chi sono le nostre azioni. Noi tutti desideriamo uno stato più elevato e siamo disposti a lavorare per ottenerlo. Però i risultati non sono omogenei. Talvolta la meta è la stessa e così lo stesso è il lavoro, ma come mai c’è una differenza nei risultati? Qui Dio ci fa capire che l’autore delle azioni è Lui. Altrimenti tutti saremmo uguali. La differenza nelle condizioni non può essere contabilizzata. Ci può essere qualcuno che non desidera migliorare la sua posizione? Qualunque sia l’intenzione verso gli altri, la loro intenzione verso se stessi è sicuramente onesta. Eppure le condizioni delle persone con le medesime intenzioni sono diverse. Questo si deve al fatto che tutte le azioni sono di Dio.

3.Tutti gli esseri hanno la medesima intenzione; ma i loro sforzi sono di diversi gradi, così come le loro condizioni. Dopo aver detto questo, sorge la domanda : Che cosa è lo sforzo ? Non è semplicemente un’immagine mentale? Tutte queste immagini hanno la stessa origine, cioè la comune intenzione, per tutti. Perché allora l’immagine di sforzo dovrebbe differire in ciascuno? Anche qui Dio ci fa notare che tutte le azioni sono Sue.

4.Se si dice che nonostante la stessa intenzione, lo sforzo può variare a seconda delle capacità individuali, sorge la domanda : Qual è la fonte di questa capacità ? E’ del corpo e della mente. Anche l’ambiente può influire. Prima di fare uno sforzo si deve tener conto di tutti i fattori. Comunque, questi fattori non sono sotto il nostro controllo e pertanto lo sforzo potrebbe non essere adeguato al compito. Pertanto tutte le azioni sono di Dio.

5.Anche, se si presupponesse che il corpo, la mente, e l’ambiente potranno gradualmente adeguarsi al fine, questo implicherebbe una presente incapacità. Tutto questo è ammettere che tutte le azioni sono di Dio.

6.Ora, è per il loro bene o per il loro male che le persone non raggiungano i loro obiettivi? E’ certamente bene. Perché? La maggior parte di loro sono egoisti. Giudica te se il loro successo è per il bene del mondo o altrimenti. Tu ti puoi chiedere: Non dovrebbero, gli sforzi dei generosi, avere completo successo? Anche se in apparenza appaiano disinteressati, tuttavia non sono completamente esenti dal biasimo perché anch’essi dipendono dall’ego. Anche se l’altruismo da una immagine di superiorità sugli altri, Dio vanificando il loro scopo, gli dice “Tu sei come gli altri, sono Io che governo”. D’altra parte, il rappresentante di Dio, libero dall’ egoismo e senza ego privo della nuvola dell’ ego che vela Dio, è colui nel quale Dio risplende sempre. A quest’uno dal puro scopo (Sattva Sankalpa) arriderà il completo successo. Dio rifulge direttamente in lui. Non c’è oscurità in lui. Egli solo conosce il disegno Divino. Per mezzo suo Dio realizza lo scopo della Sua creazione. Tutte le azioni appartengono a Dio.

7.Se ci chiediamo : c’è almeno una persona di puro intento? E come mai il mondo non può avere pienamente tutte le benedizioni? La risposta, che è un segreto, è che i saggi che sono coscienti che tutte le azioni sono di Dio, desiderano condividere questa conoscenza con gli altri. Non esiste bene più grande che conoscere che tutte le azioni sono di Dio e non nostre. Questa conoscenza contiene già in se tutte le benedizioni. Pertanto l’intenzione dei saggi è chiaramente quella di trasmettere, agli altri, la conoscenza di Dio e delle Sue azioni. Anche se, essi non dicano: “Conosci subito Dio ”, ma ci indicano soltanto le vie e i mezzi verso la conoscenza incoraggiandoci verso il giusto comportamento. Essi non dicono, “Sii immediatamente risvegliato” Perché? Perché questo non è possibile per la gente comune. Né i saggi chiedono a Dio: “Libera la gente immediatamente”. Perché i saggi sono liberi dall’ego e pensano, “Dio sa cosa dovrebbe essere fatto e quando. Che cosa c’è che io possa dirGli?” Perciò essi fanno il loro lavoro, disinteressandosi dei frutti. Essi ben sanno che i frutti delle azioni appartengono solo a Dio. I saggi, semplicemente, osservano il corso degli eventi e svolgono il loro lavoro nel mondo liberi dal pensiero di creare un mondo loro. Perché? Un tale pensiero sarebbe egoistico. La creazione è come dovrebbe essere. Ogni cosa è in ordine. Tutte le azioni sono opera di Dio.

8.Sapendo che le loro azioni dipendono dal Potere Superiore, come potrebbero sperare di ottenere qualcosa di più caro ai loro cuori? No, essi non possono. Essi svolgeranno con cura semplicemente il loro lavoro. Le scritture dicono, “Svolgi il tuo lavoro, senza pensare ai frutti”. Come l’ ira può sopraffare un uomo inconsciamente anche se è determinato a non arrabbiarsi, così talvolta anche i saggi, dalla pura intenzione (Sattva Sankalpa), potrebbero essere scioccati dalle iniquità del mondo e pensare involontariamente, “Dio, lascia che prevalga solo il bene!” Se così fosse, allora sarà certamente il bene a prevalere. Questa è la causa di alcuni eventi straordinari nel mondo. Questi eventi straordinari sono il risultato di un desiderio rubato dalla mente di un saggio. Questa è la legge della natura. Chi può cambiarla? Tutte le azioni sono di Dio.

9.Ogni accadimento, è nell’ordine naturale delle cose. Anche, questo è giusto. Tutto avviene per Sua Volontà. In verità, non è sbagliato pensare “ Egli fa si che il ladro rubi.” Perché? Perché è sempre Lui che fa in modo che il ladro soffra, tramite la punizione, per il furto. Quindi, non ci dovrebbe essere risentimento verso il ladro. Tale è il frutto della conoscenza che tutte le azioni sono di Dio. Sebbene non debba esserci rancore verso il ladro, deve esserci avversione verso il furto. Anche questo porta alla nostra conoscenza che tutte le azioni sono di Dio. Come si spiega? Perché anche lo stesso ladro sente avversione per il furto: Accetterebbe forse di essere derubato da un altro delle sue proprie cose? No, certamente No. Chi può essere così inconsapevole da non sapere che il bene è giusto e il male è sbagliato ? Quindi la consapevolezza che tutte le azioni sono di Dio porterà nel mondo un’era di giusta condotta. La nostra conoscenza non va oltre. Noi possiamo solo ripetere quello che sappiamo. Non dobbiamo preoccuparci di ciò che sta oltre la nostra conoscenza . Anche questo è la volontà di Dio.

10.Uno dei doni, concessoci da Dio, è la conoscenza che tutte le azioni sono di Dio. Noi non abbiamo il potere di chiedere a Dio, “Perché agisci così? Perché i frutti delle nostre azioni non sono sempre secondo i nostri desideri, tutte le religioni ammettono lo stato della nostra impotenza. In altre parole, preso atto, che i nostri poteri sono limitati, non possiamo che dire che tutte le azioni sono di Dio. La legge che si applica a noi, si applica anche agli oggetti non senzienti. La nostra legge non è migliore della loro. Tutto è uno. Sebbene alcuni non ammettano che tutte le azioni appartengano a Dio, non possono non constatare la loro incapacità. Anche ciò è opera di Dio.


Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 25/07/2010 :  05:58:50  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



Capitolo Sesto

EGO

1.Oh ego, tutti i mali del mondo provengono da te. Per schiacciarti, i re fanno leggi e i saggi danno insegnamenti. Nonostante i loro sforzi da tempo immemorabile, ahimè ! sei ancora vivo; tu ti nascondi semplicemente e riappari di nuovo e di nuovo ancora. Ci potrà mai essere una fine per te ? Sì, e sicuramente si sta avvicinando . Un altro Ego ha iniziato a ucciderti. Esso è l’Ego Universale chiamato: “Io sono Brahman”.

2.Oh! ego, non pensare che il tuo nemico sia della tua specie. Tu sei mortale mentre Egli è eterno. Tu sei presuntuoso, perché fai sempre differenze come “io”, “tu” ed “egli”, ma il tuo nemico è libero da questa presunzione, non ha un “io”. Come? Egli armonizza tutte le differenze, risolve tutto in Se Stesso. In più, tu senti avversità verso di Lui perché pensi che Egli si elevi per ucciderti. Ma Egli non ha cattivi sentimenti verso di te. Questo perché tu non puoi trovarti alla Sua presenza. Egli ti considera come parte di Se stesso. La tua scomparsa vicino a Lui avviene a causa della tua propria falsità; Egli non potrebbe mai pensare di ucciderti perché non hai nessuna consistenza al Suo cospetto. Per questo, tu ego, consideri Lui come tuo nemico, ma Egli non lo è. Più sinteticamente , tu sei nemico di te stesso. Perché? A causa della tua avidità, ti sei pavoneggiato davanti al Grande Uno come avresti fatto altrove. Istantaneamente, ti sei perso; quindi, il Se Universale ti oscura divorandoti continuando a rifulgere come pervadente Tutta-Luce.

3.Oh ego!, i mali delle tue opere non hanno limiti. Non sei mai soddisfatto a meno che tu non sia lodato sopra gli altri e gli altri abbassati davanti a te. I tuoi desideri sono infiniti, tali come “Con quale titolo guadagnerò più onori?” “In quale forma apparirò più elegante?” “Gli altri mi rendono omaggio inchinandosi davanti a me? Mi obbediscono in silenzio?” “Dicono che non c’è nessuno meglio di me?” Ahimè! com’è breve la tua vita! Pur tuttavia, a quanto aspiri…! E quanto male fai! Ti sei illuso di trovare felicità in tali idee e facendo differenze tra te e tutti gli altri . Questo non ti porta alcun profitto. Perché no ? Non hanno anche gli altri diritto a tutto questo? Quale parte ti spetta delle cose che sono comuni a milioni e milioni di altri? Stando così le cose, non desiderare invano di dominare su tutto. Per mezzo del tuo vano desiderio fai solo del male a te stesso e agli altri. Ascolta il mio consiglio da amico. In verità, Colui che tu consideri tuo mortale nemico è il tuo più caro amico. Egli sa come renderti degno di vera grandezza e di benedizioni. Abbandonati a Lui. Questo Ego Universale non si comporta come tuo nemico perché è il tuo più grande benefattore.

4.In nessun modo puoi scoprire cosa Egli farà di te a meno che tu non ti abbandoni a Lui. Per quanto io possa parlare di ciò, tu non mi puoi capire. E’ una questione di esperienza. Senza dubbio Egli non farà nient’altro che elevarti al Suo stato. Pertanto, non essere perplesso sul tuo futuro; direttamente arrenditi. Puoi sempre voltarti e andar via se la gioia non ti prende dal primo istante dell’abbandono. Proprio come bere latte comincia con un gradevole gusto e finisce con la soddisfazione della fame, così anche l’abbandono comincia con la gioia e finisce con la Beatitudine Perfetta, che trascende il piacere e il dolore. Pertanto senza dubbio, il tuo fine è questo Ego Universale (Io-sono-Brahman).

5.Quale sarà il tuo nuovo nome dopo l’abbandono? Non c’è nessun altro nome oltre al tuo. I Veda ti lodano; il mondo ti glorifica; sei tu stesso l’essenza degli insegnamenti religiosi. Allora qual’è la tua forma? Tutte le forme sono tue. Non c’è forma che non sia tua. Ciò che è venerato nei templi sei tu; ciò che è descritto nei Veda sei tu; Festività e celebrazioni sono tutte per te. Ora quale può essere il tuo potere? Nella tua presenza il mondo è attivo; ognuno è quello che è, tu ne sei la causa. In breve, tutte le cose ti glorificano e danno testimonianza del tuo essere. E’ il loro dovere di fare così. Tu non ti saresti mai sognato che questo potrebbe essere il tuo stato. Inizia immediatamente, non essere presuntuoso. L’Ego Universale ti aspetta.

6.Desideri svegliarti dal tuo sogno o vuoi continuare in esso? Per quanto dureranno le immagini del sogno? Non essere pigro, scrolla via il tuo sonno, sveglia! Tu sei testimone delle tue immagini mentali e immagini di immaginare sempre di più . E’ tutto inutile. Basta scoprire chi è che vede le visioni. Non credere che tu sei queste immagini che sorgono e si affondano in te. Svegliati. Nell’istante che ti svegli saprai che il risveglio è meglio del sogno. Alzati! L’Ego Universale aspetta di gioire del tuo risveglio.

7.Non temere la cessazione del presente egoico sogno. Una volta sveglio ne gioirai di più. Non sarai più illuso e lo osserverai, con chiarezza e un sorridente distacco. Capirai la follia di tutte le apparenze e non avrai più oppressioni. Nel sogno la tua immaginazione mentale assume forme concrete. Al risveglio tu sai che il sogno è solo un sogno. Non confondere il sogno con lo stato di veglia. Conosci il sogno come sogno. Per questo, tu deve svegliarti dall’illusione dell’ego e raggiungere lo stato di “Io sono Brahman” (Ego Universale).

8.Ti ho istruito per il tuo bene e non per il mio interesse. Se tu mi credi, dovresti agire seguendo ciò che ti ho insegnato. D’altra parte, se vedi che non c’è nulla di buono in ciò che ti ho detto, allora allontanati da questo ideale. Come ti posso aiutare se il mio consiglio e tutti i consigli dei santi non fanno alcuna impressione su di te? Nessuno stato è più alto di questo. Credimi, è per il tuo bene che tu realizzi questa verità; e attraverso di te altri potranno avere la stessa realizzazione. Sii libero dalla presunzione. Inizia ora. Realizza che tu sei l’Ego Universale.

9.Oh ego, guardati come sei schiavo di tutto e perciò sofferente. Come sei patetico in questo stato! Tutti ti sono ostili ! Quando tu dici “solo per me”, tutti gli altri ti contendono “solo per me, solo per me”. Quando tu dici “Io sono grande,” essi protestano, “Perché? Anche noi lo siamo”. Tutti ti sono ostili. A causa delle difficoltà create da altri, le tue immagini mentali aumentano all’infinito. Non dovresti, traendone beneficio, elevarti al di sopra di loro, arrendendoti ad un Maestro? E’ allora che tutti i tuoi nemici sarebbero amichevoli. Se tu dici ad altri, “Tutto queste cose sono vostre,” Ognuno diverrebbe tuo amico. C’è solo Uno che può renderti così magnanimo e quello è “Io-sono-Brahman” (Ego Universale).

10.Ti dirò solo una parola e questo non è grazie al mio egoismo. E’ solo mio compito. Non dico questa parola solo per il tuo bene o solo per il mio bene. E’ per il bene di tutti. La verità è che “Io-sono-Brahman” (Ego Universale).

Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 25/07/2010 :  06:07:58  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Destatevi dal sogno cosmico

Potete capire che la vita è un film cosmico di sogno analizzando i film di sogno che voi create ogni notte quando siete immersi nel sonno. A volte ave¬te un incubo, altre volte fate un bel sogno. Come sembrano reali, non sol¬tanto a voi ma anche ai personaggi del vostro sogno ! Eppure quando vi sve¬gliate, sapete che non erano veri e potete ridere della loro irrealtà. Natural¬mente, tutti preferiscono un bel sogno a un incubo. Ricordo spesso a Dio: "Signore, se dobbiamo prendere parte ai tuoi sogni, preferiamo un bel so¬gno in cui siamo sani e sorridenti, piuttosto che un incubo in cui soffriamo nel corpo e nella mente". Ma il problema sta nel fatto che, fino a quando vi piaceranno i bei sogni e avrete paura degli incubi - credendo che gli avveni¬menti dei sogni siano veri - appena sopraggiungeranno gli incubi, soffrirete. Per questo i maestri dicono: "Svegliatevi sia dai bei sogni sia dagli incubi".
Se desiderate la felicità umana andrete incontro a molte sofferenze per¬ché è fatale che esistano gli incubi e i bei sogni. Ma se vi renderete conto che un sogno, bello o brutto che sia, è pur sempre un sogno, non perderete la pace. Quando comprenderete che la vita è un sogno, allora sarete liberi.
La filosofia insegnata dai grandi maestri dell'India consiste in questo: il mondo, la creazione, sono il sogno di Dio. Nel dormiveglia potete fare un sogno e sapere al tempo stesso che non ne fate parte; è questo il modo in cui Dio percepisce l'universo. Da un lato Egli è desto nella gioia sempre nuova, dall'altro sogna questo universo. Voi dovreste guardare il mondo nel medesimo modo. Allora capirete perché Egli lo ha creato e non penserete più che la vostra anima viva in un sogno. Se avete un incubo, sapete che si tratta soltanto di un brutto sogno. Se riuscite a vivere coltivando tale consa¬pevolezza, non soffrirete più. Questo è ciò che il Kriya Yoga vi darà e ciò che le Lezioni della Self-Realization Fellowship faranno per voi se le mette¬rete in pratica fedelmente. Concentratevi sugli insegnamenti, non sulla mia personalità o su quella di chiunque altro. Non si tratta solo di leggere que¬ste verità, ma di metterle in pratica: la lettura non vi rende saggi, la realizzazione, sì.

Paramahansa Yogananda

Vai ad inizio pagina

n/a

Messaggi 597

Spedito - 15/10/2010 :  10:05:01  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 16/02/2011 :  09:37:08  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


Cari amici,
Br. Simone del Center Department e Bro. Saralananda del Consiglio Direttivo
di Casa Madre, saranno a Roma nei prossimi giorni per incontrare i legali SRF
e rivedere punti importanti riguardanti le finanze e l’amministrazione dei
Gruppi Italiani.
• Mercoledì 16 febbraio condurranno il Servizio di Ispirazione e Preghiera.
Il Servizio inizierà alle 19.00; la cappella sarà aperta dalle 18.00.
• Domenica 20 febbraio condurranno il Servizio di Lettura e di Meditazione.
ore 9.30 Meditazione guidata
ore 11.00 Servizio di Lettura
La cappella aprirà alle ore 9.00.
Domenica, al termine del servizio, ci sarà un incontro sociale, con il pranzo
organizzato presso un ristorante della zona.
Su questo particolare saremo più precisi appena saranno definiti tutti gli
aspetti organizzativi. Intanto preghiamo, chi desidera partecipare, di scrivere il
proprio nome sull’apposito foglio in sala bacheca.
Giovedì 17 e sabato 19 non si terranno i consueti servizi.
Vi aspettiamo in tanti,, per condividere, ancora una volta, momenti ispiranti e di gioiosa, divina amicizia.
Il Consiglio

Modificato da - giaggio on 16/02/2011 09:40:38
Vai ad inizio pagina

allegra gioia

Italy
Messaggi 273

Spedito - 15/05/2011 :  15:34:42  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
grazie Fedelciel


grandioso sei fantastico

io sono Allegra Gioia e le tua risposta era unica!
anche io penso che tra leggere libri che ne parlano anche se del nostro amato Maestro Paramahansa Yogananda e mostrare amicizia ci sia grande differenza. Così pensa anche mia madre AhutianandaMa
jai Guru

Allegra Gioia Annalisa


Modificato da - allegra gioia on 15/05/2011 15:37:18
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 16/04/2012 :  10:41:03  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



DIO E’ IN OGNI COSA


Dio è scritto sulla distesa delle celesti colline.
I fili d’erba tremolano
per le lacrime di rugiada divina.
Dio è intessuto nell’abito dell’aureo cielo blu.
Dio è intrecciato negli steli dei fiori.
Dio è disegnato sull’ampia estensione di azzurre acque
dalle dita delle increspature.
Dio è il profumo del mio amore.
Dio picchietta il selciato nelle goccioline di pioggia,
creando umide meraviglie.
Dio è la luce che estingue perennemente l’oscurità dell’ignoranza.
Dio dorme nel seno delle arcigne rocce.
Egli ha trasfuso lacrime di luce nelle gemme prigioniere di miniere nascoste.
Dio riversa i Suoi sorrisi sulle anime nobili.
Egli è un sacro sorriso su rosee labbra.
Egli è il fiume della vita, mentre inonda il suolo delle anime.
L’ho visto diffuso nelle stelle in esplosione e cesellato negli arabeschi dei fiocchi di neve e dei ghiaccioli.
La Sua tenerezza mi osserva attraverso gli occhi affettuosi
di tutte le madri.
Egli è l’amicizia di tutti i cuori; l’ispirazione creativa
di tutte le nobili menti.
La Sua mano lavora attraverso tutte le mani.
Suoi sono i piedi che camminano attraverso tutti i piedi.
Egli è la ragione che cela dietro la nostra discriminazione.
E’ la rosea gloria nascosta dietro ogni nostro affetto.
Egli è la luce che risplende in tutti i nostri occhi
È l’argenteo chiarore della luna.
Egli è il più occulto, ma anche la chiave di ogni mistero.
L’ho visto nascondersi nelle oscure stanze della mia coscienza.
L’ho intravisto mentre seguiva il mio progresso attraverso l’eternità.
Dio è l’ultimo cancello della mia vita.
E’ il Carpentiere Cosmico che modella e cesella la vita
in ogni sua forma.
Dio è diffuso in ogni cosa.
Dio è modellato in ogni cosa.
Dio è scritto ad ampie lettere su ogni cosa.
Dio pulsa nel mio cuore.
Dio è Ogni Cosa!

(Paramahansa Yogananda)
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 21/04/2012 :  10:21:33  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


COLLEGATE LA VOSTRA VITA COL MONDO ASTRALE
Paramahansa Yogananda – da: ’SRF – Mag.’, primavera 2010)


Entrate profondamente nel santuario interiore della meditazione, pregando mentalmente con estrema sincerità: “Padre, rivelaTi”. Continuate fino a che vi sembrerà che il vostro cuore stia per scoppiare dal desiderio di Lui mentre dentro di voi - non a parole - Lo state invocando. Con incontenibile devozione affermate mentalmente: “Padre, rivelaTi a me! Tu mi hai creato, perciò Tu mi devi liberare. Io non ho chiesto di essere creato, ma dal momento che Tu mi hai posto qui, tra gli uomini, devi rivelarTi a me. Essendo noi Tuoi figli, è nostro privilegio amarTi perché Tu ci appartieni. Noi Ti preghiamo e chiediamo a Te come nostro Padre: rivelaTi! Non è la Tua pietà che vogliamo, ma il Tuo amore, poiché Tu sei nostro Padre e noi siamo i Tuoi figli. Padre Celeste, come Tuoi veri devoti sappiamo che non possiamo mai morire ma che troveremo vita eterna in Te. Con tutto l’ardore dei nostri cuori Ti preghiamo: rivelaTi a noi!”.
Grande è la grazia e la generosità di Dio, lo scopriamo se Lo conosciamo. Ma io rifiuto il concetto di Dio come l’Onnipotente dal quale dobbiamo mendicare favori speciali dalla Sua benevolenza e dalla Sua grazia. E’ l’amore che deve essere il massimo stimolo nei nostri cuori quando cerchiamo Dio, non un atteggiamento di insistente lamento per avere la Sua pietà. Dio non è una divinità vendicativa sempre pronta a colpirci col Suo potere. Egli è il nostro proprio Padre, ci appartiene: per questo dobbiamo amarLo. Un padre ama i propri figli ed è giustamente bene intenzionato verso di loro. Perciò non ci deve essere nessuna sorpresa per il fatto che Dio ci segue. E’ un dovere paterno. Voi Lo tenete mentalmente a distanza quando Lo temete. La parola timore deve essere assolutamente abolita con Lui. Il Padre ci ama anche quando commettiamo errori. Dio non ha nulla a che fare con le punizioni che riceviamo. Anche se ci ha creati e ci ha mandati a vivere per un certo tempo nell’esistenza mortale, Egli è estremamente ansioso di liberarci. Siamo noi che puniamo noi stessi col restare nell’ignoranza della nostra relazione con Lui, della nostra immortalità, e della nostra divinità come Suoi figli.
Il Padre non può renderci liberi se noi non desideriamo la nostra libertà; Egli non ci può obbligare a desiderarla se noi non la vogliamo. Dio ci ha dato il privilegio di allontanarLo o di accoglierLo nella speranza che noi usiamo la nostra libera volontà per cercarLo e alla fine trovarLo. Io penso che questo rappresenti il culmine della Sua grandezza, altrimenti Egli sarebbe un dittatore che impone la Sua volontà ai Suoi sudditi. Dio non impone mai Se stesso. Egli non parla di Sé anche se è ovunque e ogni cosa nell’universo dipende completamente da Lui. Egli è silenzioso, e tuttavia Lo si può udire, ma non certo da coloro che sono sintonizzati su sensazioni materiali; Egli è riconoscibile dai devoti che Lo cercano nella meditazione come l’Infinita Presenza al di là delle vibrazioni grossolane e ascoltano la Sua voce cosmica AUM, Amen, che permea e sostiene tutta la creazione*.
Finché non vi rendete conto dell’unione della vostra natura spirituale con la Forza creatrice divina, quanto misteriosa risulta la vostra vita! Oggi siete qui e domani non ci siete più. Quando passerete alla vita dopo la morte tutto questo mondo diverrà per voi un sogno, che non vi affliggerà come accade quando dovete cambiare una giacca logora che avete finito di portare. Quanto è assurdo pensare che questo corpo – il ‘cappotto’ indossato dalla vostra anima – sia permanente. Esso ora sembra reale, ma sparirà. Quindi dove andrà la vostra anima? Nel mondo astrale, il reame “celeste” di luce e di vita indistruttibili, il reame dell’energia vitale vibratoria nascosto dietro il velo del grossolano universo materiale.

*I richiami alla meditazione in questo discorso si riferiscono alle tecniche della scienza del Kriya yoga insegnate da Paramahansa Yogananda nelle “Lezioni” della SRF.

Perché Dobbiamo Cercare Di Collegarci Col Mondo Astrale?


Alla nascita noi proveniamo dal mondo astrale, e là torneremo alla morte. Qualcuno mi ha chiesto perché dobbiamo cercare di collegarci col mondo astrale mentre viviamo qui. La mia risposta è: “Perché è là dove realizzerete la liberazione della vostra vera natura. Voi eravate già là come anima immersa in una forma astrale pronta per incarnarsi; e poiché ora non siete più là e ne avete perduto la memoria, provate continua sofferenza”. Entrando nel mondo astrale impariamo a conoscere le cause di tutte le sofferenze e afflizioni, e come guarirne. Scopriamo il segreto della nostra esistenza, cioè che cosa avviene dopo la morte, dove eravamo prima di nascere, e come vivere nel mondo materiale senza perdere la nostra divina connessione col mondo astrale.
Questo mondo ha una quantità di limitazioni mentre il mondo astrale non ne ha nessuna. Quando l’anima abbandona la libertà propria del mondo astrale per nascere sulla terra, quel bimbo umano si ritrova ristretto e confinato nel grembo della madre e desidera uscire da lì, ma non può. Deve attendere nove mesi. Quindi è soggetto all’impotenza dell’infanzia. Come entra nell’adolescenza deve combattere nel suo cammino con le passioni ed emozioni dell’età che, se non controllate, gli procureranno ogni tipo di sofferenza. Quindi si sposa, lotta per mantenere una famiglia, e forse riesce anche per un po’ di tempo ad essere felice; ma appena invecchia tutto comincia ad andare male con la sua macchina corporea, e alla fine muore. Ogni giorno questo dramma di vita mortale, anche se con minori varianti, si presenta nella vostra vita; e tuttavia vi aggrappate a questo mondo come fosse il più desiderabile. Non è così.
Se poteste osservare il mondo astrale, vi rendereste conto che esso è infinitamente più reale del mondo terreno che è solo materia inerte priva delle forze vivificanti che sostengono il primo. L’esistenza materiale è solo l’ombra di quella più alta e sottile dimensione della realtà. Questo mondo è il prodotto del mondo astrale. Gli schemi di tutte le cose dell’universo fisico sono stati concepiti astralmente - Tutte le forme e le forze presenti in natura, incluso il complesso corpo umano, sono state prima prodotte in quel reame nel quale le ideazioni causali di Dio sono rese visibili in forme di luce celeste e di energia vibratoria. Successivamente esse sono state materializzate in forme fisiche fuori dell’etere. Ma il corpo astrale dell’uomo e le controparti astrali delle varie cose presenti in natura sono immensamente più belle, più vibranti, più espressive dell’armonia e della perfezione del Divino Creatore delle cose che noi percepiamo quando la nostra coscienza è limitata dalla materia.
Il mondo astrale non è l’esperienza liberatoria definitiva; l’anima raggiunge l’ascesa completa solo attraverso la realizzazione della sua unità con il Creatore stesso. Tuttavia il progresso dell’anima comincia con lo sforzo per liberarsi dall’illusione dei legami materiali e aprirsi alla superiore coscienza della sua più fine esistenza astrale. Imparate a trascendere già da ora il vostro piano attuale; identificatevi con la vita del vostro sé astrale e col suo rapporto col mondo astrale stesso.
Come si raggiunge quel piano più elevato? Con l’immaginazione siete sempre là; ma poiché vi identificate troppo con le percezioni fisiche dei vostri pensieri il sottostante mondo astrale che muove quei pensieri e percezioni non risulta reale per voi. La vostra anima soggiorna in quel mondo ogni notte mentre dormite, solo che voi non ne siete consapevoli. Durante lo stato di veglia l’anima sta solo per poco tempo nel campo della materia. Il resto del tempo è nell’astrale. Quando state usando la mente subconscia – sognando o impiegando la sua forza creativa in visioni e visualizzazioni – siete in qualche misura nel mondo astrale. Pertanto non è che voi non andiate là. Siete sempre là, legati inconsapevolmente alla sorgente astrale dalla quale stanno continuamente scorrendo la vita, l’intelligenza e la forza dei sensi del vostro corpo fisico. Voi state lavorando da quel piano astrale. Anche se pensate che siete un essere materiale che dipende dal mondo della materia, in realtà non lo siete. Dovete imparare a riconoscere la vostra vera base di operazione.
Supponete di avere due case, una nei bassifondi dove c’è continuamente disordine e scoppiano conflitti, e l’altra in un meraviglioso quartiere della città dove regna ordine e armonia. Quando andate nella casa migliore trovate pace e contentezza. E’ questo che io vi esorto a fare: vivete nella coscienza del vostro più fine corpo astrale piuttosto che vagare nei bassifondi del corpo fisico.

(il discorso continua)



Modificato da - giaggio on 21/04/2012 10:22:49
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 22/04/2012 :  11:31:09  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo


La Meditazione Ci Libera Dalle Limitazioni Dell’Esistenza Materiale

Quanto più vi rendete schiavi dei richiami e dei desideri del corpo fisico, tanto più siete soggetti a guai, ma guai grossi! Perché siete tanto attaccati al corpo? Solo perché avete scelto voi di esserlo. La meditazione non ha nulla di magico; è il processo naturale per allontanare l’attaccamento alla carne e trasferire la vostra coscienza nel lato spirituale della vostra natura. Noi meditiamo non solo per la pace, la gioia e la felicità che ci porta, ma anche per liberarci dalle limitazioni dell’esistenza materiale.
Il corpo è una macchina notevole; normalmente continua a funzionare per decenni. Tuttavia resta un nido di guai: caldo e freddo, disturbi, malattie e dolori lo stanno continuamente assalendo. Il medico, come il meccanico con l’automobile, può spesso riparare i guasti del corpo. Ma il vero controllo del corpo fisico si trova nel mondo astrale. Di molti guai cronici nessun dottore riesce ad effettuare una cura perché molti guai di origine karmica, impressi profondamente nel corpo astrale, non possono essere guariti con mezzi esclusivamente fisici. La cura sta nell’utilizzare un appropriato flusso di sottile energia vitale e di coscienza ricavate dal corpo e dal piano astrali. Quando nella vostra casa si spengono le luci, dovete controllare il sistema di funzionamento a monte che le fa funzionare. Se là c’è qualcosa di fuori posto tutto l’impianto della casa sarà bloccato. Analogamente, quando sopravvengono disordini nel corpo fisico dovete riparare la vostra connessione danneggiata con il generatore di energia del corpo astrale.
Quando la scienza moderna scoprirà come andare in profondità nella sottile struttura elettromagnetica dell’uomo sarà in grado di rimettere ordine nella maggior parte delle malattie con modalità che oggi sembrerebbero miracolose. In futuro, la guarigione verrà realizzata sempre più con l’uso di differenti tipi di raggi di luce. La luce è la materia della quale siamo fatti – non la luce fisica grossolana, ma la più sottile, spiritualizzata luce del prana, energia vitale intelligente. Questo tipo di luce è la vera essenza di ogni cosa. Questa terra non è “terra” come voi la vedete, ma luce. Ma voi non lo potete percepire finché non conoscerete il mondo astrale sottostante.

La Natura Illusoria Del Mondo Materiale


Ogni cosa esistente nel mondo della materia è una copia della sua controparte del mondo astrale; ma la sua manifestazione materiale ne è una imitazione grossolana, limitata e deformata dalla legge di relatività. Il principio di dualità, o relatività, è inerente alla creazione; sia l’ombra che la luce sono necessarie per conoscere un universo di forme e di creature distinte. La relatività opera anche nel mondo astrale; ma su quel piano non vi sono limitazioni rigide: ogni cosa è percepita come differenti vibrazioni di luce, nulla più. Nel mondo della materia l’illusione è profondamente impressa nella legge di relatività impedendo alla conoscenza fisica la comprensione delle cose come realmente stanno. Voi non percepite le cose nella loro essenza di luce perché i mezzi posseduti dai vostri sensi fisici sono troppo grossolani. Sperimentate invece la differenza relativa fra solidi, liquidi e gas in modo tanto netto che affogate se abbandonate la riva solida e cercate di camminare nell’oceano liquido. Nel mondo astrale, anche se potete percepire le rive come solide e l’oceano come liquido, non c’è nessun pericolo di affogare nel liquido astrale. Vedete la differenza delle forme solide da quelle liquide solo come varianti vibrazioni di luce, non in contrasto l’una con l’altra. Potete avanzare scivolando semplicemente sulla luce “solida” come su quella “liquida”, O potete camminare sulla luce liquida col vostro corpo solido di luce, come fece Gesù quando camminò sulle acque. Per lui, sia il suo corpo che l’acqua erano solo modificazioni relative di luce astrale che egli poteva modificare a volontà con la forza della mente. Egli dimostrò che un maestro pienamente realizzato in Dio può controllare la luce astrale che sta alla base della creazione materiale. E’ questo il modo col quale realizzò i suoi miracoli, come guarire l’ammalato e risuscitare una persona morta, sfamare la moltitudine con pochi pani e pesci, e riportare in vita il suo stesso corpo.
Non c’è nessuna esperienza umana della quale possiate pensare che il mondo astrale non possegga un esatto duplicato. Potete sperimentare nascita e morte, il matrimonio e la malattia, e ogni cosa che vedete nel mondo fisico. Le relatività della luce possono creare sensazioni e percezioni che sembrano reali. Nel mondo della materia, poiché la legge di relatività è così pesantemente influenzata dalla forza dell’illusione, l’uomo è costretto a subire quelle ”realtà”. Nel mondo astrale ogni cosa è mutevole a comando della mente.
Quanto è importante vivere in quel regno più fine! Io sono là tutto il tempo, anche ora mentre sto parlando con voi. Si prova una felicità tale che non ci sono parole per descriverla. In questo mondo grossolano ci si stanca di ogni cosa; anche le cose più piacevoli diventano alla fine noiose o fastidiose. Ma nel mondo astrale le creazioni della vostra volontà sono sempre nuove. Non vi stancate mai di quel mondo. Se desiderate essere giovani potete esserlo. Se volete apparire come uomo o come donna, o in una qualsiasi altra forma desideriate, lo potete fare. Non vi dovete preoccupare dei soldi per le vostre necessità un semplice comando della vostra volontà provvede a qualsiasi cosa che vi occorra. Non sarebbe meraviglioso poter fare in terra quelle cose? Questa terra è così limitata; alcuni hanno troppo mentre altri muoiono di fame. Ma nel divino mondo astrale non ci sono queste ingiustizie; ogni essere possiede le cose che desidera. Se desiderate un ricco palazzo esso è là per voi. Se desiderate neve, o calore, o luce, o pioggia potete avere tutto con la sola forza del pensiero. Con la luce astrale la mente può creare qualsiasi cosa. Quando conoscete il regno celeste, il regno di Dio che è dietro questo mondo, siete liberi da ogni limitazione.

Il Cielo Astrale


E’ Dio un venerando uomo seduto su un trono in qualche punto dello spazio, circondato ai lati da angeli che suonano l’arpa? Quello è un concetto ristretto sostenuto da qualche dogmatico la cui comprensione non può concepire la vera natura di Dio come Spirito, l’Assoluto Infinito. “Gli uomini privi di saggezza considerano Me, l’Immanifesto, un essere incarnato (come un essere mortale che ha preso una forma) non comprendendo il Mio stato insuperabile, la Mia immutabile e inesprimibile natura…Io, l’Immutabile e l’Eterno, sostengo e permeo l’intero cosmo solo con un frammento del Mio Essere!” *
Il Dio invisibile, tuttavia, può anche rendersi visibile.
Santi che mediante il samadhi raggiunto nella meditazione sono entrati nel cielo astrale (più elevato del comune mondo astrale dove va la maggior parte delle anime dopo la morte) ci dicono che Dio non è solo senza forma, ma che Egli prende anche delle forme. **
In effetti, è quell’Unico Spirito che è diventato ogni cosa in questo universo. Egli non è solo l’Assoluto impersonale. Egli può anche essere molto personale, manifestandosi come Padre Celeste, o come Divina Madre, o in una forma divina che i Suoi devoti desiderano vedere. Ma non è confinato in una forma qualsiasi.
Spiritualmente, Dio e tutti i Suoi angeli sono assolutamente uno. Similmente, le anime che hanno trovato la loro liberazione finale non sono assoggettate all’illusione della separazione o di qualsiasi altra limitazione. Ma poiché le anime mantengono la propria individualità possono riapparire illuminate dalla luce dello Spirito come forme separate. Nel momento in cui un’anima è liberata e ritorna a Dio, il Signore e i Santi ascesi a Lui assumono forme individualizzate, e c’è grande esultanza e festa, una celebrazione meravigliosa di bellezza celestiale e felicità nel superno cielo astrale. In quel Paradiso, se ci fosse solo l’Unica Luce dello Spirito indifferenziato non ci sarebbero invitati, cibo, e quindi nessun festeggiamento. Proprio come il singolo raggio di luce di un proiettore che passa attraverso una pellicola di immagini individualizzate può fare apparire sullo schermo un grande festeggiamento con personaggi che interagiscono fra loro, così nella celebrazione celeste tutto è fatto di luce. Dio, (nell’aspetto di una divinità), gli angeli, i devoti: tutto è il prodotto della inconcepibile, sottile luce di pura coscienza, differenziata per loro propria volontà in forme individualizzate. Quando la celebrazione si conclude, essi si dissolvono di nuovo nell’estatica beatitudine dell’Unità indifferenziata, fondendosi nell’Unica Luce, nell’Unico Spirito.
In cielo non esistono limitazioni, né routine da osservare. Gli esseri astrali superiori possono ordinare il loro ambiente e regolare le loro azioni come desiderano. C’è libertà eterna. Se uno desidera raggiungere la stella più lontana viaggiando attraverso l’etere più velocemente della luce, può farlo. Potete essere una stella, un essere umano, un angelo, qualsiasi cosa desideriate essere, tutto a volontà.
Questi sono alcuni dei vantaggi dei reami più elevati nel mondo astrale. Naturalmente dopo la morte la maggior parte delle anime non salgono subito alla reggia di Dio. Esse vanno in uno dei luoghi più o meno alti o più o meno bassi del normale universo astrale, come determinato dal loro buono o cattivo Karma, e dopo un certo tempo si reincarnano sulla terra. Le anime che si sono comportate male, o che hanno forti desideri e attaccamenti materiali, devono presto tornare in terra per liberarsi dei loro fardelli materiali prodotti dal loro Karma. Le anime che sono state abbastanza virtuose in terra hanno la possibilità di rimanere più a lungo nelle più elevate regioni astrali; e quando reincarnano in terra hanno una tendenza innata a perfezionarsi e a progredire spiritualmente.
----------
* Bhagavad Gita – VII: 24 e X: 42

** Il mondo astrale si fonda su livelli di diverso grado di maggiore o minore affinamento spirituale. “Nella casa del Padre mio ci sono diverse dimore (Giov. 14-2). Oltre il mondo astrale normale ci sono vari livelli superiori raggiunti da anime molto avanzate. Questo argomento è stato esaminato in dettaglio al Cap. 43 dell’”Autobiografia di uno Yogi” di Paramahansa Yogananda, e in “La seconda venuta di Cristo: la Resurrezione del Cristo in voi”, Discorso 10 (Nota dell’Editore)

(continua)
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 23/04/2012 :  10:20:04  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



Vivere Ora Nella Libertà Astrale


Dopo la morte andiamo automaticamente al mondo astrale, ma perché aspettare di morire quando potete avere quella maggiore libertà ora, mentre state vivendo ancora nel corpo fisico? Se non siete alquanto progredito il vostro soggiorno astrale dopo la morte può essere più simile a un sonno di ringiovanimento con sogni astrali frammisti a brevi periodi di risveglio astrale consapevole finché vi sveglierete nella vostra prossima incarnazione terrena. Ma se potete già ora entrare consapevolmente nel mondo astrale, sarete anche in grado di andarvi consapevolmente dopo la morte; e potrete anche tornare in terra consapevoli del cambiamento quando sarà venuto il momento giusto per continuare le vostre lezioni alla scuola della vita terrena. E quando il vostro Karma terreno è risolto, entrerete nel cielo astrale e non dovrete mai più sperimentare un’altra incarnazione obbligatoria.
Che cos’è questa abitudine di dare tanta attenzione a questo mondo? Avendo fatto il dovuto sforzo nella meditazione per trovare Dio, ora anche quando sto lavorando nei campi o sono in mezzo alla gente vedo quella grande Luce. Quale gioia mi dà! Ad ogni minuto, ad ogni secondo, non importa che cosa stia facendo. Una volta sento di stare in questo mondo, e in altra il Signore ritira il mio spirito nell’estasi, e il mio corpo è senza vita. Non c’è vento, non c’è corpo, non c’è luce del sole, non c’è oceano, non c’è respiro, non c’è tempio: c’è una Sola Luce – quella Luce eterna. E poi, quando quel mio stato di coscienza diminuisce, vedo che quella Luce si trasforma nel tempio, nel vento, nell’oceano, e nel mio corpo. E’ come al cinema. Un solo raggio di luce sta producendo tutte quelle diverse scene sullo schermo. Quanto è pura questa Luce, quanto è potente; e quanto straordinario è il film che proietta sullo schermo. E’ proprio come nella vita. Quando manteniamo le nostre menti nella Luce tutto è meraviglioso. Ma quando ci concentriamo sul mondo veniamo catturati dal dramma tremendo dell’illusione.
Finché non realizzate questo stato con la meditazione il mondo è una prigione; tutto è difficoltà, malattia, delusione. Gran parte delle persone è indigente. Altrettanta è sofferente. E altrettanta è infelice. Voi potete pensare di star bene in questo mondo, ma non sapete che cosa vi può accadere l’attimo seguente. Perché allora non cercare di conoscere il vostro vero Sé ammantato di luce nel mondo astrale anziché venire assoggettati a quantità interminabili di sofferenza in questo rozzo mondo? Il corpo non funziona bene; la vista declina; lo stomaco soffre. Perché sopportiamo queste cose? Siamo noi che abbiamo assoggettato le nostre anime a questa illusione. Tutti si preoccupano della dieta più recente, o che le vitamine siano un po’ più potenti, un po’ più efficaci. Ma tutte queste cose, per le quali vi date tanto da fare, presto o tardi vi verranno meno. Per questo Gesù disse: “Non preoccupatevi della vostra vita, di quello che mangerete; né del corpo e di ciò che indosserete”. Ora comprendete perché disse ciò? Egli voleva che concentrassimo la nostra attenzione sull’infinita Divina Sorgente di vita, non sulla materia.
Pensate a coloro in Europa le cui vite e le cui case stanno per essere distrutte dalle bombe della guerra ( seconda guerra mondiale). Questa terra è eternamente un luogo di conflitto: la battaglia del bene e del male insita nella creazione fisica. Bombe di sofferenza stanno cadendo ovunque. Gli animali lottano e si mangiano tra loro, e l’uomo che si suppone dovrebbe essere a loro superiore non si comporta meglio. Se foste animali direste: “questa è la mia grotta, e se qualche altro animale mi viene vicino io lo uccido”. Questo è oggi il modo di contendere delle nazioni sul territorio. Ma dove andranno i fomentatori delle guerre fra un centinaio d’anni? Se ne saranno andati da questa terra, e quel che è successo non avrà per loro che l’importanza di un sogno dimenticato. L’uomo dovrebbe piuttosto usare il suo breve arco di esistenza in terra per realizzare qualcosa di durevole: trovare la liberazione in Dio.
L’unico scopo della vita è quello di liberarsi dall’illusione di questo mondo materiale. Non aspettate più a lungo. Come ardite dimenticare Dio! Io testimonio per voi l’esistenza del divino regno astrale; e allora perché non lo cercate? Voi siete sempre impegnati a cercare di creare qui in terra quell’ambiente di perfezione, ma inutilmente. Non vi riuscirete mai perché questo mondo ha troppe limitazioni. Quel sogno utopico non è che la perduta e dimenticata memoria della vostra esperienza del mondo astrale. “Penso che un giorno, in qualche luogo oltre il cielo, in un piccolo regno tutto mio, ho costruito il castello dei miei sogni, con un meraviglioso giardino tutto mio. Penso che vissi là a lungo perfettamente felice”. Questo tipo di immagini di sogni sono presenti nel subconscio della mente di ognuno. E c’è un modo per realizzare quei sogni. L’immaginazione non è irreale; essa è al confine di ciò che non è ancora reale. Tutto quello che voi immaginate può essere creato mediante una volontà guidata dalla saggezza.
Giulio Verne scrisse libri meravigliosi di narrativa scientifica, ma oggi quelle rappresentazioni sono reali. Pensate a tutte le meraviglie che una volta erano considerate fantasie ma che oggi si sono avverate. Qualcuno immagina l’automobile e qualcun altro l’illuminazione elettrica e un altro ancora l’aeroplano, e così via, e ora queste meravigliose invenzioni sono usate comunemente.

Come Materializzare I Sogni E Gli Obiettivi A Voi Cari


L’immaginazione è l’apertura attraverso la quale potete superare le limitazioni di questo mondo che vi sono imposte. Tutte le persone creative usano questo potere. Con saggezza e volontà, qualsiasi cosa che potete immaginare può divenire reale. Io vi dico che cose che in questo momento non esistono in questo mondo verranno create per voi. L’immaginazione può essere materializzata. Quando vi evolvete spiritualmente, potete materializzare i vostri pensieri. Quando sedete tranquilli e lasciate andare la vostra immaginazione tanto lontano quanto potete nel regno dei vostri sogni più cari e delle vostre mète più care, e se potete mantenere la vostra mente concentrata su un punto definito dell’immagine di quello che volete raggiungere, essa vi verrà mostrata in una vera visione. E se applicate una intensa forza di volontà per rendere reale quella visione, alla fine essa si manifesterà concretamente. Possono essere effettuate guarigioni, ottenuti successi, contenuti o evitati guai nel vostro ambiente, conseguite cose necessarie apparentemente irraggiungibili, o conseguiti nobili desideri. La vostra mente, unita alla vostra anima, è come un potente generatore di esistenza spirituale! E voi, finora, non utilizzate quell’energia. Perché non dovreste farlo? Aumentando l’intensità della vostra concentrazione e della vostra calma potete realizzare consciamente l’unione con l’illimitato regno del mondo astrale. Nella meditazione, quando pensate di avere raggiunto la maggior calma possibile, cercate di arrivare ad una calma ancora maggiore: la vostra coscienza si metterà gradualmente in sintonia con questo stato più elevato. Uscite dalla coscienza materiale che vi limita, e vedrete i pensieri della vostra mente all’opera per manifestare tutti i vostri sogni guidati dalla saggezza per mezzo delle sottostanti forze creative astrali.
Per sviluppare l’immaginazione mentale ero solito sedere in una stanza e concentrarmi nel visualizzare cose esistenti in un’altra stanza fuori della mia vista, finché l’ambiente in cui ero spariva e io riuscivo a vedere in ogni dettaglio tutte le cose dell’altra stanza. Con l’esercizio, sviluppate la capacità di visualizzazione (concentrando l’occhio della mente su ciò che desiderate raggiungere), e la capacità di staccare la visualizzazione ( da tutte le immagini che vi distraggono da quello su cui vi state concentrando). Queste forze prodotte dall’immaginazione, utilizzate insieme alla forza di volontà, alla forza del silenzio interiore, alla forza di concentrazione e di apertura dell’occhio spirituale, vi condurranno al regno astrale e accresceranno la vostra capacità di manifestare i vostri pensieri dando loro forma materiale. E’ così che funziona la forza del pensiero, il principio creativo del Signore che portò in manifestazione ogni cosa esistente nell’universo: prima come idee causali di coscienza, quindi come sottili forme di luce nel mondo astrale, e infine attraverso la materializzazione di quelle forme nel mondo fisico.

(continua)
Vai ad inizio pagina

Gange

Messaggi 18

Spedito - 23/04/2012 :  10:49:34  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Per prima cosa volevo ringraziare questo forum guruji per aver permesso a Dio di farmi conoscere un anima pia dove l'azione di Dio è presente. Ho riflettuto su quanto ho fatto mi sono travestito da kriyabanvipas, da sannyasin, e infine Gange per stimolare una discussione sui fenomeni mistici , non ci sono riuscito e per questo CHIEDO SCUSA A TUTTI I FORUMISTI che si saranno sentiti raggirati CHIEDO IL VOSTRO PERDONO E LA VOSTRA BENEDIZIONE Questa sofferenza che albergava in me e che mi ha fatto agire in questo modo ha permesso alla Vita a Dio di agire perchè se non avessi avuto discussioni in tal senso non avrei conosciuto uno di voi che veramente mi ha permesso di capire delle verità che vanno ben oltre le mere esperienze spirituali , e ho capito che finchè cerchiamo fenomeni non avanzeremo mai nella via spirituale.

Ho scoperto con la meditazione delle profonde resistenze dentro di me e sono proprie della difficoltà ad abbandonarsi al Divino , sembra facile ma è difficile perchè siamo pur non sapendolo così connessi al corpo al nostro ego che anche quando crediamo di aver capito a livello intellettuale che non siamo il corpo che non siamo la mente che non siamo l'ego , di fronte alla meditazione noi, almeno nella mia esperienza sento questa difficoltà.

Dio mi ha dato dei malesseri fisici non gravi ma insidiosi dai quali non riesco a distaccarmi. Anche chi mi ha insegnato Vipassana ha detto che il dolore se ci identifichiamo con il corpo lo sentiamo di più , allora uno dice : semplice non mi identifico penso ad altro etc... non è così quando sei li che mediti fai fatica a staccarti dal corpo e sentire il dolore come qualcosa che non ti appartiene , tuttavia ho notato delle differenze quando grazie a Dio sono riuscito a persistere nella sofferenza nei fastidi alla fine sono stato primiato ho sentito questo distacco dal corpo e il dolore non era più un problema.

E' l'abbandono il segreto la cosa che sembra semplice ma non lo è affatto perchè siamo abituati a fare le cose per ottenere qualcosa e l'abbandono è il contrario. Dobbiamo ragionare al contrario, poichè non possiamo sapere che cosa dobbiamo cercare perchè Dio non lo conosciamo e la mente e l'intelletto non possono conoscerlo allora non possiamo sederci in meditazione con l'intenzione neanche di raggiungere Dio perchè inneschiamo il meccanismo di volere qualcosa e noi non dobbiamo volere dobbiamo abbandonarci.

Ringrazio Dio per essersi manifestato attraverso uno di voi, e non vedo Dio solo in chi mi ha aiutato ma anche in chi mi ha contrastato perchè se non ci fossero stati questi non avrei neanche conosciuto questa persona.

Le mie intenzioni non erano leggere erano profonde e Dio comunque mi ha aiutato nel darmi non quello che la mia mente voleva ma quello che a me serviva al di la di quello che volevo.

Un abbraccio a tutti
Che la pace riempia i vostri e nostri cuori sempre

OM
Vai ad inizio pagina

starkeeper

Italy
Messaggi 451

Spedito - 23/04/2012 :  11:37:59  Mostra profilo  Visita l'homepage di starkeeper  Rispondi allegando il testo
Tutto bene quel che finisce bene. :)
Che Dio ti benedica kriyabanvipas. :P
Grazie per quell'autobiografia di uno jnani di cui hai postato il link che ho trovato molto interessante ed utile.
Vai ad inizio pagina

giuseppe-g

Italy
Messaggi 217

Spedito - 23/04/2012 :  20:41:45  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Caro Lorenzo se posso chiamarti col tuo vero nome, sono contento che ti sei rinsavito, ora vai avanti, mi rendo conto del dolore che ai e della rabbia che non riesci a scaricare ma come ti dissi tempo fa sei molto avanti nel cammino piu di mè non guardare indietro, ma concentrati sull'adesso e ascolta i cosigli di chi e piu saggio il rapporto con Dio e tuo personale vivilo con gioia al di là che vuoi seguire questo o altri, sentieri questo e affare tuo, comunque ricorda Yogananda e un buon maestro ed e sempre vivente come lo è Cristo e tutti i santi della storia solo che sono su un'altro livello la morte non esiste e non ci separa dai nostri cari e santi maestri, io naturaklmente sono l'ultima ruota del carro una goccia nell'oceano immenso dei vari fratelli avanzati su questo forum, io come tè lotto tutti i giorni per vincere il mio ego, la mia rabbia repressa, sai i problemi che o e quanti consigli o avuto dai vari forumisti, anche tirate dorecchio, e mi vergogno se a volte o esagerato a parlare comunque stai tranquillo che quì ci sono tanti amici o fratelli e sorelle validi che possono consigliarti, come disse qualcuno tempo fà di tornare quando avrei avanzato sul sentiero così farò e tutti dico tutti i cosigli che o ricevuti ora li metto in atto, e poi cambiato il mio essere un giorno mi farò risentire, volevo solo che sapessi che nulla cera in negativo se non darti una spronata come hanno fatto con mè, che Dio ti benedica fratello mio e prosegui ciao Giuseppe.
Vai ad inizio pagina

Gange

Messaggi 18

Spedito - 23/04/2012 :  22:05:50  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Grazie Giuseppe e Starkeeper per il vostro appoggio e sostegno
un abbraccio fraterno.

OM
Vai ad inizio pagina

giaggio

Messaggi 84

Spedito - 25/04/2012 :  10:02:52  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo



L’Occhio Spirituale: Portale Verso Reami Più Alti


Come sanno gli studenti della Self-Realization, quando il vostro occhio spirituale è aperto in meditazione vedete la luce astrale dell’occhio spirituale come un anello di splendore dorato che circonda una sfera di colore blu opalescente con al centro una stella argentea a cinque punte. Se penetrate nella stella vi ritrovate subito nel regno di Dio del mondo astrale. Quindi imparate a concentrarvi e a meditare profondamente. Anche se l’uomo spirituale sperimenta il mondo fisico e opera per mezzo degli strumenti del proprio corpo fisico, non si identifica con nessuna sensazione corporea perché è continuamente concentrato nell’occhio spirituale. Io non allontano mai da lì la mia mente, qualsiasi cosa stia facendo.
Se mantenete là la vostra mente, le influenze calmanti e spiritualizzanti che fluiscono dal mondo astrale vi renderanno diversi da quello che siete ora. Non abbiate uno sguardo irrequieto, sfuggente. Se i vostri occhi continuano a guardare distrattamente da ogni parte, anche la vostra mente sta vagando allo stesso modo. Occhi con battiti continui di ciglia riflettono la coscienza di una persona agitata. Mantenete la vostra mente calma e centrata nel punto fra le sopracciglia, non svolazzante irrequieta nella materia. Anche quando state dormendo la vostra mente dovrebbe essere in quel centro spirituale. Se il vostro corpo e la vostra mente sono calmi in meditazione e tenete lo sguardo e l’attenzione volti in alto su quel punto potrete sperimentare coscientemente le benedizioni del mondo astrale. E’ questo il motivo per cui i santi in comunione estatica vengono dipinti con lo sguardo rivolto verso l’alto, che guarda in cielo. Concentrandosi nell’occhio spirituale in profonda meditazione una persona può penetrare in quella più alta dimensione. In questo momento il vostro corpo astrale è là anche se la vostra mente e il vostro corpo fisico sono qui. Voi dipendete da quello che potete vedere con i vostri due occhi fisici, che vi illudono continuamente. Se ponete lo sguardo nell’occhio spirituale verrete a conoscenza della vera natura di ogni cosa e potrete ricevere le giuste risposte riguardanti gli affari e ogni altra questione. Potete usare ad ogni momento questo potere: lo possedete in voi illimitatamente. Quando vivete per vostra volontà nel mondo astrale sarete guidati dall’Essere Supremo.

Spiritualità Non Significa Essere Fuori Dal Mondo


Io non vi faccio leggere queste cose per fare di voi dei mistici, o per suscitare in voi un desiderio per una esibizione di esperienze e di forze straordinarie. L’importante è che vi risvegliate dall’illusione di essere solo un essere mortale, un qualcuno indifeso assoggettato ai capricci dell’esistenza fisica. Voi vivete, vi muovete, respirate, operate perché il vostro innato sé astrale e i suoi poteri emanano da Dio. Io desidero solo che voi realizziate e utilizziate questa vera natura in cui siete incarnati. Imparate a conoscere che il vostro Sé è connesso con la Sorgente Onnipotente del vostro essere. Pensate, affermate, cercate, meditate per realizzare che il vostro vero Sé è l’anima celata in una meravigliosa forma astrale di luce e di forza. Proprio quel pensiero, lungi dal fare di voi un essere fuori del mondo, darà energia alla vostra vita e alle vostre qualità “qui ed ora”.
Quelle persone che arrivano a comprendere qualcosa e che assumono un atteggiamento che li fa sentire troppo “spirituali” per dedicarsi nel mondo ad una attività pratica, restano confinati nell’illusione. Le persone pigre che si rifugiano nel loro scarso sviluppo spirituale e guardano con disprezzo le persone che si comportano in modo costruttivo, criticandole mentalmente e pensando: “Io sono un essere spirituale mentre voi siete materialisti”, non andranno mai molto lontano. Sul sentiero spirituale dovete lavorare duramente. L’indolenza è la più grande maledizione. Non solo distrugge il vostro benessere e le vostre realizzazioni materiali, ma distrugge la manifestazione divina della vostra anima. Se c’è una cosa che vi fa dimenticare l’anima questa è l’indolenza, la pigrizia. Se già dall’inizio della vita cercate sempre le cose “agevoli”, allora siete finiti. L’uomo felice è l’uomo spirituale che lavora duramente . E come dorme bene! La sua vita è una vita equilibrata.
Amo gli americani perché sono attivamente operosi. L’attività è meravigliosa se non permettete che vi renda nervosi. E’ un appagamento spirituale agire con calma, con la mente centrata in Dio. Quando lavoro, mi concentro su ciò che deve essere fatto in quel momento; lo faccio, e poi lo dimentico fino a che esso richiede di nuovo la mia attenzione. E se non lo posso fare, non permetto che mi turbi. Alcuni nel loro piccolo ambiente e con i loro piccoli impegni sono sempre infastiditi e nervosi. Tutti coloro che sono nervosi sono immersi nel mondo della materia. Se siete calmi e gioiosi siete invece nel mondo astrale. Continuate a lavorare dal mondo astrale; e appena vedete che il mondo fisico comincia a intaccare la vostra pace mentale, scappate a ritirarvi nel silenzio interiore. Se sviluppate la capacità di vivere nella quiete interiore riuscirete a restare interiormente calmi anche in mezzo al frastuono e alle contrarietà. Questa capacità è rivelatrice dell’effetto dell’influenza astrale su di voi. Io posso mettermi a dormire quando voglio, anche se mi stessero volando intorno le cannonate.
Ecco perché è necessario meditare e vivere più a lungo nella coscienza del mondo astrale. Nel mondo materiale si incontrano continuamente una quantità di ostacoli. Impazzirete cercando di tener testa a tutti i vostri problemi, a meno che non riusciate a trarre forza e guida dal regno astrale che è dentro di voi. Pensate a quando eravate ancora un bambino e non avevate preoccupazioni! Eravate in cielo. Ma quanti problemi avete avuto da quando sono cominciate le vostre responsabilità. Il modo per liberarvi dai vostri problemi materiali è ricorrere a quel mondo astrale. I soldi non fanno la felicità. Senza dubbio avere risorse finanziarie ragionevoli aiuta, ma la vostra prima necessità è avere Dio.
Io dovrei impazzire quando devo pensare a tutto quello che devo fare per questa Opera. Ma c’è un tempo per ogni cosa. E il mio tempo con Dio viene per primo. “Sono pronto a fare ogni cosa per Te, Signore, lavorando giorno e notte; ma la mia felicità sta nel mio contatto con Te”. Io rimango nel Suo regno astrale. E’ quella la mia casa. Sto vivendo in terra proprio come un servo vive e lavora nella casa del suo padrone: io so che la mia casa è altrove.
Così dovete vivere voi. Non create attaccamenti per questo mondo. Se lo fate, siete in procinto di avere dei guai: sarete profondamente delusi. Questa non è la vostra casa. La vostra casa è il regno celeste di Dio. Vivete là già ora. Qualunque cosa stiate facendo, concentratevi nella vostra pace e nella vostra calma interiori. Mantenete la vostra mente nell’occhio spirituale, e tenete i vostri pensieri occupati con pensieri volti a Dio. Meditate di più, mettete in movimento l’etere con le vostre preghiere finché uscendo dal silenzio apparirà la luce di Dio. Se volete conoscere Dio in questa vita non andate a letto alla notte finché non siete entrati in contatto con Lui. Se pregaste e meditaste per tutto un giorno e una notte, restando nella vostra stanza senza vedere nessuno, pregando intensamente Dio perché venga a voi, Egli risponderebbe sicuramente. Ma chi ha voglia di trovare quel tempo e di fare lo sforzo? L’illusione vince. Il ricordo di altri impegni e la abituale irrequietezza assumono la precedenza e voi restate attaccati e confinati al corpo fisico e al suo mondo.
Cari amici, non dimenticate il messaggio che avete ricevuto oggi; fatelo vostro. Meditate profondamente e regolarmente finché l’occhio spirituale si è aperto e voi potete volare attraverso di esso nel regno astrale. Restate sempre nella sfera della felicità nata dalla meditazione, qualunque cosa accada. Vivete nella consapevolezza della libertà astrale. Senza dubbio lo potete fare mediante la pratica devota delle tecniche della scienza del Kriya Yoga che vi ho date.
Ricordo che molto tempo fa tornai a Cincinnati dopo un’assenza di molti anni e là mi incontrai con gli studenti della Self-Realization Fellowship. Alcuni di loro mi dissero: “Quando anni fa entrammo nei Vostri corsi li trovammo meravigliosi. Ma proprio per questo, poiché Voi non ritornaste, ci rivolgemmo ad un altro insegnante. Tuttavia siamo ritornati a Voi poiché ci avete dato non solo ispirazione, ma anche delle vere tecniche. E quando le pratichiamo otteniamo risultato.” Io ho dedicato la mia vita a questo sentiero della SRF dei nostri grandi Guru perché questi insegnamenti danno al mondo dei metodi pratici per mezzo dei quali tutti i devoti possono rendersi personalmente conto che stanno progredendo nel cammino verso Dio.
Questo mondo è un sogno straordinario. Io spero che tutti voi lo comprendiate. Fino all’ultimo respiro della mia esistenza di sogno vi illustrerò come uscire da questo sogno più presto che potete. Non aspettate, poiché un solo pensiero cattivo vi può portare alla valle della morte, e un solo pensiero buono vi può portare al regno di Dio. Perciò state attenti a quello che fate. Allora, alla fine del cammino della vita troverete la meravigliosa armonia, la pace e la bellezza di Dio. Egli vi sta aspettando; Egli è veramente molto preoccupato per voi perché non vi può liberare senza la vostra collaborazione. Concentratevi su quella grande pace che avete in voi; vedrete che tutte le ombre delle limitazioni del mondo si dissolveranno e che dietro questo film dell’illusione c’è un mondo astrale, eterno, divino.
Ogni notte nella meditazione buttatevi ai piedi del Signore. InvocateLo dal profondo del cuore. Continuate a invocarLo finché vi sembrerà che la testa e il cuore stiano bruciando dal desiderio di Lui: “Devi venire. RivelaTi a me!” Se non vi interrompete, il Signore verrà a voi. Egli vi sveglierà da questo mondo di sogno e vi solleverà nel Suo seno di eterna luce, immortalità e libertà.
------- ° ------
Traduz.: G. G.- SRF n° 102-847-695 I
LI,21/ 08/ 10
Vai ad inizio pagina

Gange

Messaggi 18

Spedito - 27/04/2012 :  00:25:41  Mostra profilo  Rispondi allegando il testo
Ritengo queste tue parole Giaggio, sublimi e piene di significato e non solo teorico, dietro queste parole ritrovo tutti gli insegnamenti che ho ricevuto. Vi voglio postare un link con una esperienza di Vipassana ma che in realtà la persona che ha questa esperienza fa un qualcosa ad un certo punto sul terzo occhio. Leggete questa pagina internet , e speriamo che anche altre persone possano sulla scia dell'esempio dato da Giaggio e in piccolissima parte anche da Gange fare altrettanto affinchè tutti insieme possiamo crescere e avvicinarci a Dio come ha sempre voloto anche il nostro amato venerabile Yogananda.
Ecco il link e buona lettura e meditazione:
http://lucideimaestri.altervista.org/enrico.htm


OM
Vai ad inizio pagina
Pagina di 4 Discussione precedente Discussione Discussione successiva  
Pagina Precedente | Pagina Successiva
 Nuova discussione  Partecipa alla discussione
 Versione stampabile
Vai a:
Il forum libero di www.Guruji.it © www.Guruji.it Vai ad inizio pagina
 Image Forums 2001 Snitz Forums 2000