Le nostre adozioni a distanza

 

     
 
Norina Mì De
 

Clicca sulle foto, per andare sulla pagina
personale del bimbo, o della bimba, adottati.

 

I bambini che vedete sono nati in Birmania (Myanmar).

Vivono in una situazione difficile; sono molto poveri ed orfani, oppure hanno genitori malati, che non li possono accudire. Ecco perchè vengono affidati ad orfanotrofi, gestiti dalle Suore Missionarie della Provvidenza.

Crediamo che questi bambini siano il <vero cuore> della lista.

La cosa più bella e preziosa – conservata in una nicchia d’amore – in www.guruji.it

Abbiamo dedicato questi nostri figli adottivi ai nostri Santi Guruji.

Noi crediamo profondamente a quanto disse il più Buono degli Uomini:

<....Quanto voi farete al più piccolo di questi bimbi, lo avrete fatto a Me...>

Il nostro dovere, struggentemente dolce, lo abbiamo compiuto....

Vuoi, tu, accompagnarti a noi?


Il riferimento diretto della lista Sadhana ai bambini adottati a distanza è l’Associazione VIP-Formazione: http://www.vip-missione.org , nella persona della D.ssa Maria Luisa Mirabella, che si prende cura di trasmettere in Birmania, in modo trasparente, ogni nostro aiuto ed offerta ai bambini ed alle Sister's Of Divine Providence, che ne sono responsabili.

Potrete scrivere a Maria Luisa Mirabella, e decidere con lei la gestione di ogni vostro aiuto (piccolo, o grande che sia), utilizzando il suo indirizzo di posta elettronica marialuisa.mirabella@fastwebnet.it


(Scrive la D.ssa Maria Luisa Mirabella)

“Conosciamo personalmente le suore che nel 1994 hanno dato il via
al progetto delle adozioni a distanza (in India, Brasile,
Uruguay, Bolivia, Argentina, Costa D'Avorio, Togo, Romania).

- "Il nostro compito", - dicono le suore, - "è quello di avere lo
"sguardo" sempre sul bambino: il bambino diventa l'ambasciatore
della comunità, in quanto è proprio il bambino che diviene
messaggero di scelte prioritarie, di concetti di fratellanza e di
giustizia".

Dal 1837 la figura propositiva e coraggiosa del santo P. Luigi
Scrosoppi, fondatore delle Suore della Provvidenza è ancora, oggi
come allora, capace di sfidare il mondo per andare incontro a
bambini e ragazzi nel bisogno.

Le Suore della Provvidenza e noi, collaboratori laici, attratti
dal messaggio del santo Luigi Scrosoppi: "Salvare con la forza
della carità", cerchiamo di rendere vive queste parole. Perciò,
là dove ci sono segni di morte, bambini indifesi, non rispettati,
oltraggiati, curiamo con la forza della tenerezza e dell'amore.


A quanti si sono uniti a noi, per favorire la fratellanza nel
mondo: GRAZIE!

A quanti si uniranno perché un bambino in più sia felice nel
mondo: BENVENUTI!!

(Maria Luisa Mirabella)

NOTA: La D.ssa Maria Luisa Mirabella e' stata in missione umanitaria in Birmania nel mese di novembre 2002, se vuoi leggere il diario di quei giorni, scritto da lei, e' possibile scaricare il file: Diario Di Bordo.doc


PRINCIPI A CUI SI ISPIRA L'ATTIVITA' DELLE SUORE MISSIONARIE
DELLA PROVVIDENZA

- Sensibilizzazione alla solidarietà e alla condivisione, per
garantire al bambino la possibilità di crescere nella propria
terra, preferibilmente nella propria famiglia, aiutando, per la
scuola, per il cibo, le medicine e anche con l'affetto di persone
lontane che hanno a cuore la crescita e lo sviluppo del bambino.

- Il bambino diventa soggetto di trasformazione perché favorisce
nelle persone (individui o gruppi) una maggiore attitudine alla
fratellanza, alla giustizia, alla condivisione...

- Informazioni agli adottanti sui bambini adottati e trasparenza
nell'utilizzo degli importi ricevuti.


BIRMANIA - ALCUNE NOTIZIE

Che cosa succede?

Dal 1962 in Birmania (Myanmar) un colpo di stato militare ha
rovesciato il governo eletto democraticamente. Per trent'anni, i
suoi confini sono stati chiusi e il potere è stato gestito dal
generale Ne Win. In questi anni, la Birmania è diventato uno dei
paesi più poveri del mondo, con un reddito pro-capite
corrispondente a circa £ 400.000 annue.

Nella primavera del 1988 vennero organizzate dagli studenti e dai
monaci buddisti diverse manifestazioni per cercare di riportare
nel paese la democrazia. Il governo militare reagì con veemenza a
queste iniziative e migliaia di persone vennero imprigionate, o
uccise. Il 18 settembre 1988 venne creato lo SLORC (Consiglio di
Stato per la restaurazione della legge e dell'ordine).

Quello birmano è uno dei regimi più brutali e tirannici dei
giorni nostri. Lo SLORC mantiene il potere attraverso la legge
marziale, gli arresti arbitrari e la detenzione di persone
sospette.

Nel 1988 Aung San Suu Kyi, figlia di Aung San, padre
dell'indipendenza birmana, ucciso nel 1948, rientra in Birmania e
inizia a guidare l'opposizione.

Nel maggio del 1990, per cercare di legittimare il suo ruolo, lo
SLORC decise di indire elezioni aperte ai diversi partiti
politici. Lo SLORC confidava di vincere queste elezioni, dal
momento che molti dissidenti erano stato imprigionati e Aung San
Suu Kyi era agli arresti domiciliari.

Il maggior partito d'opposizione, la Lega Nazionale per la
Democrazia (LND), guidato da Aung San Suu Kyi, ottenne l'80% dei
seggi. Lo SLORC rifiutò di cedere il potere e sospese la
costituzione. Da allora le dimensioni dell'esercito sono
raddoppiate.

Nel 1991 Aung San Suu Kyi venne insignita del premio Nobel per la
pace. Il paese nel frattempo si è trovato sull'orlo del collasso
economico, con un debito estero di 2.6 miliardi di dollari (oltre
4 mila miliardi di lire) e lo SLORC ha dovuto fronteggiare
numerose sanzioni economiche e un progressivo isolamento
internazionale.

Nel luglio 1995 Aung San Suu Kyi è stata liberata; ma, tuttora, vive
in un regime di stretto controllo delle sue attività.

Il 28 ottobre 1996 il Consiglio dell'Unione Europea si è espresso
così nei confronti della situazione in Birmania: "L'Unione
Europea è preoccupata per la mancanza di progressi verso la
democratizzazione e per le persistenti violazioni dei diritti
dell'uomo nella Birmania /Myanmar. In particolare, l'Unione
Europea deplora il ricorso alla tortura, alle esecuzioni sommarie
ed arbitrarie, ai lavori forzati, agli stupri, agli arresti per
motivi politici, agli spostamenti obbligati della popolazione e
le restrizioni alle libertà fondamentali, di parola, movimento e
associazione. L'Unione condanna la carcerazione, nei mesi di
maggio e settembre 1996, di membri e simpatizzanti della LND e
chiede il rilascio immediato e incondizionato di tutti i
prigionieri politici. L'LND e gli altri partiti politici legali,
compresi quelli delle minoranze etniche, dovrebbero potere
proseguire liberamente le proprie attività normali. L'Unione
chiede allo SLORC di avviare un dialogo costruttivo con i gruppi
favorevoli alla democrazia, per giungere alla pacificazione
nazionale.

L'Unione Europea ha adottato nei confronti della Birmania le
seguenti misure: espulsione di tutto il personale militare
addetto alle rappresentanze diplomatiche della Birmania negli
Stati Membri dell'U.E. ed evacuazione di tutto il personale
militare addetto alle rappresentanze diplomatiche degli Stati
Membri dell'U.E., nella Birmania; embargo sulle armi, munizioni e
attrezzature militari e sospensione degli aiuti non umanitari e
dei programmi di sviluppo. Divieto di rilascio di visti
d'ingresso per i membri dello SLORC e dei loro familiari;
divieto di rilascio di visti d'ingresso per i membri di alto
livello e loro familiari elle forze armate o di sicurezza e
responsabili dell'elaborazione e attuazione delle politiche che
impediscono il passaggio della democrazia in Birmania;
sospensione delle visite governative bilaterali ad alto livello.


Diverse organizzazioni si sono attivate per denunciare la
gravissima situazione birmana, intraprendendo iniziative di
denuncia sulla mancanza di diritti umani. Amnesty International
(http://www.amnesty.it/indice_sito.html) ha redatto diversi
rapporti su Birmania e diritti umani.

Noi dell'Associazione VIP ViviamoInPositivo non ci occupiamo di
politica, ma pensiamo che sia importante agire subito per
collaborare con chi si prende cura di questi bambini, al fine di
garantire loro un'educazione scolastica e quindi un futuro lavoro
di ricostruzione.

I bambini di oggi, che avranno studiato, potranno, una volta
adulti, cambiare il futuro di questa nazione così provata.
 


 

 

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